martedì 15 maggio 2012
Salone del Libro di Torino - Bilancio personale...
Questa quattro giorni tutta orientata alle case editrici e al libro sia cartaceo che digitale mi ha lasciato diversi interrogativi sul futuro italiano di questo settore. In primis l'approccio tutt'altro che adeguato a quella che doveva essere la Primavera Digitale, che mi è parso più un Inverno Nucleare: nessuna idea di vera alternativa al libro tradizionale, magari con apporti multimediali, nessuna assistenza alla vendita e alla post vendita degna di questo nome. Solo una serie più o meno arraffazzonata di lettori più o meno tutti uguali, privi di veri spunti o novità. Sul fronte del libro tradizionale invece ho notato diversi tentativi, anche di pregio, nel pubblicare meno ma meglio. Un passo in avanti, a mio avviso, in un paese in cui si pubblica moltissimo e si legge sempre meno, forse anche per la qualità delle idee e dei contenuti esposti e non tanto dei lettori. Un'altra cosa mi ha fatto invece sperare: tanti giovani, che vagavano in cerca di libri e non solo di svagarsi nel tentativo di evitare una giornata di lezione. Forse un segno per le generazioni future, chissà, nell'attesa che esca il sole tra queste nuvole ancora grigie.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento