Per qualche giorno starò lontano dal mio computer e probabilmente da ogni possibili contatto con le reti digitali in generale, quindi, forse, riuscirò a staccare la testa dalle mille cose che vorrei fare in questo periodo a dir poco rivoluzionario, ma per cause o ritardi esterni alla mia volontà, mi trovo costretto ad accettare.
Non sono molto abituato a periodi interlocutori come questi, ma a volte la vita gioca strani scherzi e in fondo bisogna anche essere in grado di accettare l'inevitabile, l'ineruttabile piega della vita e delle situazioni. Chissà cosa ancora dovrò attendere, di sicuro avrò modo di leggere, di scrivere e di pensare con maggiore tranquillità, almeno spero.
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