Nonostante siamo ormai arrivati a Giugno, il tempo continua ciclicamente a rabbuiarsi, fino a scaricare secchiate d'acqua, come se fossimo in uno dei quei paesi colpiti costantemente dai monsoni.
In questa mestizia stagionale vorrei tanto uscire all'aria aperta, respirare il sole, inebriarmi della luce, godere dell'estate, dell'unico clima che non mi fa sentire un rottame accartocciato più del dovuto.
Invece, nell'umore e nel corpo mi sento Come Quando Fuori Piove, come un mazzo di carte spaiato, in cui mancano tutte le carte fondamentali per poter giocare.
Non resta altro che stringere i denti, augurarsi che la Luna ci sia propizia e che torni il sereno, tra le tenebre del diluvio...
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