mercoledì 22 maggio 2019

Niki Lauda, ti piango come fossi un fratello...

Ero molto piccolo quando lo vidi per la prima volta al Gran Premio di Monte Carlo, nel 1973 e non so neppure perché ho un ricordo così vivido di quel giovane pilota austriaco, che arrivò appena sesto nella competizione. Ero scappato dalle grinfie di mio nonno, per vedere da vicino la corsa, con l'incoscienza di un bambino che vuole vedere da vicino le macchine che correvano veloci nel circuito cittadino, tra folle assiepate e motori ruggenti. Forse erano i colori della sua autovettura o quello sguardo schivo di chi non amava le folle, chissà, so solo che seguii ogni sua gara, fino all'incidente, al ritorno alle corse, persino quando entrò in Ferrari. Qualunque cosa per ritornare a quel giorno, dove provai da vicino il sapore della Formula 1.

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