venerdì 31 gennaio 2020

Il Nero è un colore complicato...

Di tanto in tanto riesco ancora a coltivare la possibilità di giocare un mazzo nuovo, con il gruppo di appassionati del Sabato pomeriggio, che si riuniscono, a dispetto di tornei o altri eventi, a giocare in multiplayer.
In questa occasione ho avuto modo di provare questo principe delle tenebre, K'rrik, Son of Yawgmoth, con risultati altanenanti, non tanto per l'assenza di carte più o meno performanti nella mano iniziale, piuttosto per l'annosa questione che affligge il colore: il costo delle spell di valore.
Questo colore ha dalla sua diversi strumenti per massimizzare il mana, ottenerne in abbondanza o, come nel caso di questo Comandante, trovare scorciatoie per avere mana in cambio di punti vita. Questi vantaggi però, necessitano di carte specifiche, terre, artefatti, strumenti per costruire il proprio vantaggio, carte che non è facile trovare tra le 99, a meno di tutori specifici. Questo aspetto unito al costo di alcune staple, come i Mox, non alla mia porta, porta un mazzo mono nero a zoppicare, o anche solo semplicemente, non fare un granché in alcune partite. La soluzione al momento l'ho trovata in una nuova strategia: introdurre il verde nel prossimo mazzo, così da avere un colore che fa del mana ramp il suo punto di forza. Sarà sufficiente costruire un archetipo stabile nelle performance? Difficile dirlo, solo l'impegno e i test sul campo, mi daranno la risposta...

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