Già in passato mi sono scontrato con alcuni dilemmi autoriali, di fronte a scelte un po' forti durante la trattazione delle mie opere. Uccisioni, anche cruente, persino di alcuni personaggi principali (qualcuno ha detto The Dreamer?) fino ad ora non mi avevano particolarmente segnato.
Questa volta però, mi trovo di fronte ad alcune scene piuttosto pesanti, anche dal punto di vista psicologico, che sto sedimentando e rimandando da alcuni giorni, in maniera del tutto inaspettata, apparentemente inspigabile. Una sorta di pudore, di scrupolo, verso una storia inventata in realtà, che nasconde però un turbinio di furia e frustrazione che sfociano in un atto estremo, sconsiderato. Chissà, sarà il clima natalizio, o più semplicemente la volontà di far bene questo 'sporco' lavoro...
Nessun commento:
Posta un commento