Arriviamo al nocciolo di questa disamina e della scelta, in questo momento di una soluzione che mi permettesse di scrivere in mobilità, con una serie di vincoli ben precisi: costo, portabilità e fruizione generale del prodotto.
Al momento ho scritto un paio di capitoli, circa quindici pagine, utilizzando l'ultima release della tastiera Google, esaminata in un precendente articolo su questo blog. Sicuramente la scrittura su tastiere virtuali è ben lontana dall'efficienza di quella che si può ottenere su una tastiera fisica, sopratutto per me, che non ha una rapidità da segretaria dattilografa e ha suo malgrado delle dita piuttosto grandi.
Tra tutti i compromessi possibili però questa soluzione è la meno indigesta, vuoi perché lo schermo in verticale offre un'area di visione del testo ampia e tutto sommato si riesce a scrivere con due mani senza troppi contorsionismi.
Ora dovrebbe arrivarmi in questi giorni una cover con tastiera fisica inclusa, vedremo se questa ulteriore soluzione può essere quella definitiva per i miei scopi. In un futuro articolo vi parlerò del giudizio complessivo di questo nuovo 'Compagno di Viaggio'...
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