A volte avvengono dei fatti inspiegabili, curiosi e inattesi, per fortuna non sempre tristi o sgradevoli.
La vita ti arride, il fato ti conduce in posti gradevoli, ricchi di fascino e di storia e, quando meno te lo aspetti, vieni guidato verso luoghi di ristoro tranquilli e appaganti, per l'occhio e perché no, per lo stomaco.
Qui, al 9cento, tra piatti tipici e garbata cortesia d'altri tempi, ho avuto modo di scoprire il proprietario, il ristoratore e il poeta, che ha voluto omaggiarmi, di una sua raccolta di poesie veramente pregevoli.
Resto sempre stupito da come ci si possa avventurare tra le ripide vie della vita e di un piccolo borgo medioevale e ritrovare oltre al buon cibo e all'attenzione verso il cliente, versi, pensieri, squarci tra i sentimenti ed i pensieri.
Non so se avrò modo di ritrovare questo locale e il suo staff, però avrò la fortuna di immergermi, appena ne avrò voglia, tra le strofe di queste poesie, riassaporando così il bello e il buono che ho avuto modo di incrociare sul mio cammino.
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