Per molti alunni è un giorno in bilico, tra la tristezza di riprendere i soliti ritmi e il desiderio di rivedere persone o di apprendere qualcosa di nuovo.
Io vivo questi giorni con il consueto affanno del genitore e il fastidio del pendolare stanco, tra vagoni nuovamente intasati e schiamazzi di vario genere.
Però, in fondo, tutta questa confusione mi rammenta il passato, non certo felice, ma denso di cambiamenti e mi rammenta che in fondo, la vita è una scuola perenne, che ci piaccia o no.
Ci sono momenti 'estivi' ed altri più grigi, eppure a loro modo utili. Ci ricordano che siamo sempre in crescita, dobbiamo sempre avere l'umiltà di non essere onniscenti e che in fondo la scuola non è mai finita per nessuno.
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