Il panorama nostrano editoriale non è certo roseo e molti segnali appaiono poco confortanti.
Quest'oggi è ribalzata su diversi giornali la notizia dell'acquisizione, da parte di Mondadori del gruppo RCS, andando a costruire un polo editoriale che da solo porta con sé oltre il 35% del mercato nazionale.
Si parla di aumentare la propria presenza all'estero, di ripianare i debiti di RCS, si valutano i nuovi possibili mercati, ma a mio avviso, si perdono di vista un paio di punti cruciali. Più soggetti editoriali rappresentano più opzioni per gli autori che desiderano vedersi pubblicata un opera, magari con margini di profitto più vantaggiosi e una maggiore frammentazione del mercato, forse permette di non monopolizzare, con la distribuzione e con scontistiche fuorvianti un mercato che lascia sempre meno spazio ai piccoli editori. Chissà, forse sono pessimista, ma di solito, questo tipo di operazioni, all'utente finale, difficilmente portano a qualcosa di buono.
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