Che il lavoro dell'aspirante scrittore sia difficile, ormai lo dovrei sapere. Se poi anche la tecnologia ti pianta in asso, diventa estenuante riuscire a scrivere anche solo poche righe, senza grosse difficoltà.
Questo calo di performance credo si possa solo risolvere con uno schermo di lavoro più grande, magari anche in grado di sconfiggere i bagliori del sole, che questo inconsueto autunno continua a regalarci.
Ora vado a rinfrancare gli occhi con un po' di collirio e una lunga, spero, dormita. Domani è un altro giorno, anche per chi passa le ore tra le parole...
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