Alla fine, dopo tanti tentennamenti e una buona dose di incoscienza, mi sono lanciato verso un acquisto al volo di un nuovo smartphone, a dispetto del mio solito attendismo.
Figlio di una mancanza di uno schermo un po' più grande e di una mancanza cronica di terminali su Windows Phone interessanti per le mie esigenze, a meno di esborsi rilevanti, ho preferito optare per un terminale cinese, avendo cura però di acquistarlo tramite il canale italiano.
Al momento sono ancora alla ricerca di tutti gli strumenti necessari per lavorare nel quotidiano, ma mi riprometto di recensire il nuovo compagno di viaggio, con tutto quello che si porta appresso per me, uno smartphone. Per ora sono già al secondo aggiornamento del sistema, vediamo come procederà nei prossimi giorni...
giovedì 31 marzo 2016
mercoledì 30 marzo 2016
La follia è dietro l'angolo...
Credo che la nostra società moderna abbia intrapreso il viale del
tramonto, così come in passato le civiltà progredite siano pian
piano andando alla deriva, estremizzando il benessere e, al contempo
il male di vivere. Oggi, vagando per la Metro, mi sono imbattuto in
un signore di mezza età, che con le cuffie a tutto volume, ascoltava
musica distorta. Intanto, con la mano a forma di manubrio,
inneggiava, come ad un concerto, mormorando frasi senza senso. Non
era pericoloso certo, ma di sicuro le sue manifestazioni di tripudio
non facevano ben sperare per la sua sanità mentale. L'ennesimo
prodotto di una periferie isterica, oppure il sano ribellarsi alle
consuetudini, inneggiando il Punk Rock? Non mi è dato saperlo, di
certo, se uno dovesse prender nota di tutte le stranezze che
incontri, non ti basterebbe una vita per descriverle tutte...
martedì 29 marzo 2016
Giocare di ruolo, con la propria progenie...
Si parla spesso di condividere le proprie passioni con i figli, di
passare con loro del 'tempo di qualità' al di là dei ruoli e delle
difficoltà che il ruolo genitoriale ti impone.
In una società sempre più schiacciata, dove i genitori e i figli sono spesso molto distanti, sono felice di riuscire a trovare ancora il tempo per poter fare qualcosa insieme a mio figlio, anche se non spesso come vorrei.
Questa volta però, complici i miei amici 'nerdosi', ho potuto introdurre il mio pargolo in un'avventura fantasy, tra le pieghe di Warhammer Fantasy. Niente di troppo complesso, niente di troppo lontano, però un primo piccolo passo verso un modo di intraprendere il gioco e il divertimento non sempre possibile. Dove ci si deve mettere in gioco in prima persona e dove un pizzico di recitazione aiuta, al di là del regolamento e dei tasti da pigiare. Per il momento l'esperimento è riuscito e chissà che il tarlo di questo passatempo non attecchisca anche in lui.
In una società sempre più schiacciata, dove i genitori e i figli sono spesso molto distanti, sono felice di riuscire a trovare ancora il tempo per poter fare qualcosa insieme a mio figlio, anche se non spesso come vorrei.
Questa volta però, complici i miei amici 'nerdosi', ho potuto introdurre il mio pargolo in un'avventura fantasy, tra le pieghe di Warhammer Fantasy. Niente di troppo complesso, niente di troppo lontano, però un primo piccolo passo verso un modo di intraprendere il gioco e il divertimento non sempre possibile. Dove ci si deve mettere in gioco in prima persona e dove un pizzico di recitazione aiuta, al di là del regolamento e dei tasti da pigiare. Per il momento l'esperimento è riuscito e chissà che il tarlo di questo passatempo non attecchisca anche in lui.
giovedì 24 marzo 2016
Kung Fu Panda III – A dispetto delle apparenze...
Con mio figlio, mi sono gustato questo nuovo capitolo della
Dreamworks, memori delle risate dei precedenti film. Anche in questo
caso però, trapelano messaggi e pensieri profondi, verso i temi
della crescita interiore e dei rapporti genitoriali, che ho sempre
apprezzato in questa pellicola, che strizza l'occhio anche all'adulto
più attento. Questa volta però vorrei anche esprimere un pensiero
rispetto alle polemiche, a mio avviso immotivate, scaturite sui temi
'gender' che il film avrebbe l'ardire di trasmettere. Basterebbe
guardare il film, per rendersi conto di come non ci sia niente di
tutto questo, anzi, di come l'amore di una madre e di un padre
naturali, siano la base della trama, coadiuvate da un padre adottivo,
che il fato ha attraversato la vita del protagonista.
A supporto di questo semplice ragionamento posso anche accennare a una battuta di mio figlio: io non ci ho visto nulla di strano... ^_^
A supporto di questo semplice ragionamento posso anche accennare a una battuta di mio figlio: io non ci ho visto nulla di strano... ^_^
martedì 22 marzo 2016
Un cammino inatteso...
Ci sono situazioni che ti portano ad intraprendere percorsi
apparentemente tortuosi, incomprensibili, eppure hai la netta
sensazione che passare proprio da quello stretto guado sia una
necessità imprescindibile.
Questo avviene ancor di più evidenziato se ci si approccia all'insondabile, al misticismo, a quel territorio da me spesso inesplorato come quello dell'immateriale e dell'imponderabile.
Io, troppo spesso stretto alle mie consuetudini e alle mie 'certezze' a volte mi rendo conto che bisogna mettersi in discussione e accettare che ci sono delle situazioni che non possono essere razionalmente spiegare e che ti tocca accettare per quel che sono. Così, ancora una volta, riprendo a vagare nell'ignoto, come sibilla di me stesso, nell'eterno tentativo di comprendere chi sono e cosa sono in grado di fare per il prossimo...
Questo avviene ancor di più evidenziato se ci si approccia all'insondabile, al misticismo, a quel territorio da me spesso inesplorato come quello dell'immateriale e dell'imponderabile.
Io, troppo spesso stretto alle mie consuetudini e alle mie 'certezze' a volte mi rendo conto che bisogna mettersi in discussione e accettare che ci sono delle situazioni che non possono essere razionalmente spiegare e che ti tocca accettare per quel che sono. Così, ancora una volta, riprendo a vagare nell'ignoto, come sibilla di me stesso, nell'eterno tentativo di comprendere chi sono e cosa sono in grado di fare per il prossimo...
lunedì 21 marzo 2016
Daredevil – Seconda stagione...
Da quando Netflix è entrata di prepotenza nell'universo dei
supereroi Marvel, le aspettative sono sempre state molto alte,
sopratutto dopo il successo di pubblico e critica verso uno dei
personaggi minori, tra le varie saghe a fumetti: Daredevil.
Già con la prima stagione erano entrati in gioco personaggi di spessore, uniti a una realizzazione tecnica e a un climax molto realistico e avvincente.
In questa seconda stagione, sin dalle prime battute, sembra che niente sia cambiato e anzi, l'idea è che il tempo non sia passato e si continui semplicemente a portare avanti il progetto da dove lo si era lasciato, in tutta la sua crudezza e la sua brutalità. Eppure sono molti gli aspetti che emergono, a partire dai nuovi comprimari, Elektra e il Punitore, che di prepotenza calcano la scena rendendo ancora più avvincente l'intera trama. Credo che anche questa volta si sia fatto centro, non resta solo che gustarsi questa nuova carrellata di puntate, piene di colpi di scena e di adrenalina.
Già con la prima stagione erano entrati in gioco personaggi di spessore, uniti a una realizzazione tecnica e a un climax molto realistico e avvincente.
In questa seconda stagione, sin dalle prime battute, sembra che niente sia cambiato e anzi, l'idea è che il tempo non sia passato e si continui semplicemente a portare avanti il progetto da dove lo si era lasciato, in tutta la sua crudezza e la sua brutalità. Eppure sono molti gli aspetti che emergono, a partire dai nuovi comprimari, Elektra e il Punitore, che di prepotenza calcano la scena rendendo ancora più avvincente l'intera trama. Credo che anche questa volta si sia fatto centro, non resta solo che gustarsi questa nuova carrellata di puntate, piene di colpi di scena e di adrenalina.
lunedì 14 marzo 2016
Un altro viaggio, una nuova speranza...
Spesso si tenta di proporre, di esplorare nuovi orizzonti, carichi
di aspettative e al tempo stesso di quella speranza, frenata dalle
paure e dalle ansie.
Si cerca di esorcizzare o semplicemente di non pensarci, ma alla fine, si prova lo stesso a raggiungere la meta.
A forza di provarci uno potrebbe anche gettare la spugna e arrendersi, però, alla fine, la vera sconfitta arriverebbe in quel momento e non nell'ennesimo tentativo, magari andato a vuoto.
Perché è solo abbandonando quello in cui si crede che si perde veramente. Quindi, eccomi qua, di nuovo con le valige colme di abiti, libri e sogni, che provo ancora una volta a non darmi per vinto.
E ancora, e ancora, finché potrò farcela, finché arriverà il successo, la vittoria.
Si cerca di esorcizzare o semplicemente di non pensarci, ma alla fine, si prova lo stesso a raggiungere la meta.
A forza di provarci uno potrebbe anche gettare la spugna e arrendersi, però, alla fine, la vera sconfitta arriverebbe in quel momento e non nell'ennesimo tentativo, magari andato a vuoto.
Perché è solo abbandonando quello in cui si crede che si perde veramente. Quindi, eccomi qua, di nuovo con le valige colme di abiti, libri e sogni, che provo ancora una volta a non darmi per vinto.
E ancora, e ancora, finché potrò farcela, finché arriverà il successo, la vittoria.
giovedì 10 marzo 2016
Un nuovo inquilino...
Ci sono situazioni ed eventi che a volte paiono inspiegabili, frutto della casualità o semplicemente, eventi che lasciano il segno, senza che neppure ce ne rendiamo conto.
Altre volte sono accadimenti dettati da un destino che si inanella, in un susseguirsi di cause ed effetti difficilmente spiegabili, eppure lì, a dimostrarci quando tutto avvenga per un motivo, che spesso ignoriamo, ma che è alla base delle nostre vite.
E così, si viene scelti, dal fato, dalla sorte che ci guida verso scelte che non possiamo ignorare, accettandole per quello che sono, fatti, accadimenti, che anche se non li desideriamo, ne dobbiamo tener conto. Oggi è un giorno di questi. Oggi un gatto, presumo di un vicino, ha deciso di farmi visita, di condividere con me qualche momento di intimità. Oggi sono stato scelto da una creatura, non per bisogno, non per fame, ma per il puro gusto di qualche coccola reciproca. Oggi, ho un nuovo inquilino e in qualche modo, sono meno solo...
Altre volte sono accadimenti dettati da un destino che si inanella, in un susseguirsi di cause ed effetti difficilmente spiegabili, eppure lì, a dimostrarci quando tutto avvenga per un motivo, che spesso ignoriamo, ma che è alla base delle nostre vite.
E così, si viene scelti, dal fato, dalla sorte che ci guida verso scelte che non possiamo ignorare, accettandole per quello che sono, fatti, accadimenti, che anche se non li desideriamo, ne dobbiamo tener conto. Oggi è un giorno di questi. Oggi un gatto, presumo di un vicino, ha deciso di farmi visita, di condividere con me qualche momento di intimità. Oggi sono stato scelto da una creatura, non per bisogno, non per fame, ma per il puro gusto di qualche coccola reciproca. Oggi, ho un nuovo inquilino e in qualche modo, sono meno solo...
martedì 8 marzo 2016
2 Storie, Di amore e di morte – In giro per la città...
Sin da quando ho intrapreso la strada della narrazione verosimile, ho cercando, per quanto possibile, di sfruttare l'ambiente circostante. Gli ambienti urbani, piuttosto che i luoghi storici di una città fanno da sfondo a personaggi e trame che riescono così a impregnarsi di realtà, di credibilità che alla fine incontra il gusto del lettore.
Già con “Il peso del Metallo” avevo girovagato per Saluzzo, cercando le location ideali per far scorrazzare le vicende della band metal al centro della trama. Un lavoro faticoso, ma sicuramente appagante e credo anche utile per legare in qualche modo finzione e trama in un humus fertile per la creatività.
Qui, da sfondo, c'è sempre la strana e caleidoscopica Torino, con i suoi fasti regali e le sue periferie degradate, i suoi cantieri e i suoi abitanti, incostanti, sempre frettolosi e troppo spesso, con lo sguardo perso nei propri pensieri.
Nel traffico e nel inverno che tarda a terminare, proseguo le mie indagini, con al mio fianco, fedeli, i miei personaggi in cerca di risposte.
Già con “Il peso del Metallo” avevo girovagato per Saluzzo, cercando le location ideali per far scorrazzare le vicende della band metal al centro della trama. Un lavoro faticoso, ma sicuramente appagante e credo anche utile per legare in qualche modo finzione e trama in un humus fertile per la creatività.
Qui, da sfondo, c'è sempre la strana e caleidoscopica Torino, con i suoi fasti regali e le sue periferie degradate, i suoi cantieri e i suoi abitanti, incostanti, sempre frettolosi e troppo spesso, con lo sguardo perso nei propri pensieri.
Nel traffico e nel inverno che tarda a terminare, proseguo le mie indagini, con al mio fianco, fedeli, i miei personaggi in cerca di risposte.
lunedì 7 marzo 2016
Ci vorrebbe un amico, libraio...
Svolgono un lavoro delicato e tu devi poter porre la massima fiducia sul loro operato. Non hai elementi certi per valutarli e ti affidi ciecamente, spesso a seguito del passaparola, perché hai una necessità ma non sai a chi rivolgerti. In poche parole diventano i tuoi fedeli 'partner' dove solo l'esperienza e la passione per il proprio lavoro fanno la differenza. Ci sono albi professionali, che in qualche modo ti possono venire in contro, ma niente ha valore quando ci sono di mezzo la salute, la qualità di una riparazione in casa o sull'auto. Ne va di mezzo qualcosa di più del semplice denaro, ne va della tua sicurezza e della tua vita.
E per la tua mente, il tuo tempo libero, perchè non affidarsi a un professionista, a qualcuno in grado di consigliare al meglio dove investire il tuo tempo e il tuo denaro, magari in un buon libro?
Ecco, io avevo una persona così, un libraio di fiducia, uno che era in grado di consigliarmi, di dirmi cosa era meglio leggere, di cosa la mia anima aveva bisogno in quel momento.
Ora quella persona non fa più quel mestiere e io mi cruccio nel non avere più quel confidente che mi può aiutare nel ginepraio della letteratura moderna. Chissà, forse una persona così non la troverò più, e questo, credetemi, è un grande, grandissimo cruccio che non so come farò a risolvere...
venerdì 4 marzo 2016
I funghi, nel futuro dell'imballaggio...
Sembra uscito da uno di quei romanzi futuristici e invece, grazie all'impegno di Ikea e di Ecovative, azienda che tenta lo sviluppo di nuovi sistemi di imballaggio, nasce la possibilità di realizzare qualcosa di veramente innovativo.
Dai miceli, che fanno parte dell'apparato radicale dei funghi, si sta ricavando una fonte organica e biodegradabile, in grado di crescere all'interno di appositi stampi, atti a confezionare gli oggetti con sagome fragili o complesse, sostituendo di fatto il polistirolo. Siamo di fronte all'ennesima idea, che sfrutta la natura, per fini nobili ed ecologici.
Dai miceli, che fanno parte dell'apparato radicale dei funghi, si sta ricavando una fonte organica e biodegradabile, in grado di crescere all'interno di appositi stampi, atti a confezionare gli oggetti con sagome fragili o complesse, sostituendo di fatto il polistirolo. Siamo di fronte all'ennesima idea, che sfrutta la natura, per fini nobili ed ecologici.
mercoledì 2 marzo 2016
Colony - In balia dell'invasione aliena...
Ho avuto modo di iniziare, con il pilot, ad avvicinarmi a questa nuova serie TV, che incardina alcuni elementi fantascientifici, fondendoli con altri, più vicini allo spionaggio e all'azione.
Alcuni elementi, non mi hanno entusiasmato, forse perché fanno il verso a prodotti del passato come V Visitors, risultando poco innovativi. Inoltre, sin dall'inizio, si percepisce l'idea di svelare poco o nulla dei personaggi, cercando di trascinare lo spettatore verso una visione seriale, vincolata dall'aspettativa. Forse bisognerebbe insistere e pazientare un po', magari in una di queste pause forzate da altre serie più intriganti...
Alcuni elementi, non mi hanno entusiasmato, forse perché fanno il verso a prodotti del passato come V Visitors, risultando poco innovativi. Inoltre, sin dall'inizio, si percepisce l'idea di svelare poco o nulla dei personaggi, cercando di trascinare lo spettatore verso una visione seriale, vincolata dall'aspettativa. Forse bisognerebbe insistere e pazientare un po', magari in una di queste pause forzate da altre serie più intriganti...
martedì 1 marzo 2016
Siamo destinati all'oblio?
Siamo immersi nell'informazione
digitale e senza accorgercene, produciamo una mole smisurata di
conoscenza e informazioni, che ci paiono facilmente fruibili,
leggibili e interpretabili grazie agli strumenti che la tecnologia ci
offre.
Rispetto al passato, anche recente,
stiamo perdendo quella che è stata la base di ogni conoscenza, cioè
la sua conservazione e la disponibilità per le generazioni future.
Prima era la pietra, poi, in seguito la
carta, ora invece, abbiamo persino difficoltà a leggere file
provenienti da procedure vecchie di appena qualche anno addietro.
Forse, grazie a nuove scopertetecnologiche potremo garantire ai posteri la capacità
di conservare e leggere il nostro progresso, ma non sarà affatto un
processo scontato e al momento di facile soluzione. Chissà, forse il
nostro tempo sarà un frammento disperso nell'oblio della conoscenza,
ma mi auguro che questo non avverrà, sarebbe un vero peccato non
lasciare traccia di noi...
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