Da
quanto ho intrapreso la strada della narrazione, mi sono sempre molto
divertito a costruire i personaggi. Non soltanto quelli principali, i
pilastri della narrazione su cui ruota tutto, ma anche i comprimari,
le spalle o anche più semplicemente le figure minori, che di tanto
in tanto compaiono senza lasciare troppe tracce nella storia.
Eppure
anche per loro riservo sempre uno spazietto nei miei appunti, un
angolo in cui cercare qualcosa di caratteristico, di distintivo, su
cui giocare quelle due o tre frasi che sono utili allo scopo.
Poi,
ci sono dei casi in cui la realtà di offre dei personaggi talmente
particolari e caratteristici, che non vedi l'ora di parlare di loro,
di narrare i loro tic o le loro esternazioni.
Così,
ancora una volta, il caso mi ma portato a dedicare una macchietta per
una custode, che in una sede universitaria ci ha accolto non proprio
a braccia aperte. Un cerbero fatto e finito, che mi ha dato parecchi
spunti, che non vedo l'ora di mettere per scritto...
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