Ricordo ancora nel 1982, quanto la comparsa di questo fumetto mi avesse aperto un mondo, pieno di misteri e di avventure.
Rimasi affascinato dalla qualità delle tavole e dal grande disegno dietro il detective dell'impossibile. Poi, negli anni, tutto mutò, peggiorò, fino ad arrivare a una qualità delle storie e del disegno che non mi appagavano più.
Quanto avevo odiato gli strani cross over con Dylan Dog, quanto mi piangeva il cuore vedere i miei beniamini preferiti maltrattati da stili e tratti così maldestri.
Giunsi fino al numero 150, poi vendetti tutto, amareggiato.
Scoprire ora che se ne paventa la chiusura, mi lascia un po' triste, ma non mi stupisce più di tanto.
Da vecchio lettore tradito, non posso che piangere in silenzio, per un'altra produzione italiana che naufraga in barba a un settore sempre più al centro del mondo...
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