giovedì 6 ottobre 2011

Compagni di Viaggio - Con una recensione così...

Stamane, andando a controllare su Bookerepublic, la pagina riguardante il mio romanzo, online, mi sono accorto che era stato inserito questo commento:
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C’è tutta l'intensità di uno sguardo disincantato sulla modernità in questo libro di Roberto Bernocco, esponente di un filone fantascientifico con decisi risvolti politico-ambientali. Opera prima dello scrittore braidese, contrassegnata da un elevato livello di maturità, “Compagni di Viaggio” rappresenta una sorta di riuscita sperimentazione letteraria. Anzitutto per quel "viaggio" che, parte fondativa del titolo stesso, è, insieme, garanzia di avventura e tema caro a tutti coloro che, da spettatori, come da addetti ai lavori, si accostano al mondo letterario, attratti dalla fascinazione dell’altrove. Viaggio, dunque, che coincide con la fuga dei cinque protagonisti da un’astronave prigione diretta ad un bagno penale intergalattico. Ma viaggio è anche quello vissuto dall’autore stesso, sesto componente di questa singolare compagnia dell’anello, che scrive servendosi di un cellulare durante i quotidiani spostamenti in treno. Il suo è un salto nel futuro che porta alle estreme conseguenze le più fosche analisi delle lotte di religione e della globalizzazione imperante: sullo sfondo di un universo interamente conquistato dall’uomo, ma al contempo prosciugato di risorse e potenzialità, si svolge l’intera vicenda. Apprezzabile l’evoluzione vissuta dai "compagni" che incarnano stereotipi solo apparenti (Chang Li l’informatico, John il clone, Vitoria la scienziata, Flo la prostituta, Vasily il braccio destro di un potente capo mafia russo), ma si dimostrano, in realtà, capaci di una crescita personale graduale e ben dosata. Con il procedere degli eventi i caratteri dei singoli subiscono modifiche, lasciando spazio all’interazione reciproca e a quel crearsi di rapporti che è naturale in qualsiasi microcosmo isolato. Accurata la descrizione di interni ed esterni, in cui grande spazio ha l’attenzione per le tecnologie. Convincenti anche le scene di massa ed i capitoli dedicati alla battaglia. La narrazione si avvantaggia poi di una forma espositiva moderna, figlia del T9, che agevola la lettura fino al sorprendente colpo di scena finale. Il libro ha il pregio di suscitare la riflessione e di lasciare con il fiato sospeso proprio all’ultima pagina, nell’attesa di reincontrare i protagonisti la cui capacità di reagire alle avversità è, a suo modo, messaggio di fiducia nel genere umano e nelle potenzialità della letteratura.
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Che dire, c'è da cominciare al meglio la giornata, non vi pare?

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