giovedì 19 aprile 2012
Promuovere la fantascienza, anche con una plaeta inconsueta...
Come di consueto, per ogni libro che ho auto prodotto e pubblicato in questi anni, con il supporto dell'Assessore alla Cultura di Cherasco, organizzo una serata di presentazione con la partecipazione degli iscritti all'Università della Terza Età di quella ridente cittadina. Sicuramente non è una platea facile per libri di genere, ma affrontando uno dei temi legati all'opera The Dreamer, ho cercato di introdurli a uno degli aspetti tipici del genere fantastico: proiettare una notizia attuale, in uno scenario futuro. La scomparsa della natura vivente, che fa da sfondo a questo mio manoscritto, è stato il pretesto per parlare di problematiche ambientali, oltre che naturalmente della trama del romanzo. Si sono aggiunte poi le consuete domande sul mestiere di scrittore, arricchite dalle stranezze del mio inconsueto metodo per sviluppare la prima stesura del manoscritto, ma ho cercato di condurre la presentazione con semplicità e senza scadere nei tecnicismi o in termini di difficile comprensione e senza dilungarmi su cosa sia il genere fantascientifico. Sono stato ripagato da un lungo applauso e da tanti apprezzamenti per la chiarezza della mia esposizione, accompagnati anche da qualche vendita, il che non guasta. Ma quello che mi ha più gratificato è stata la frase di una signora del pubblico: Non ho mai letto niente di fantascienza, però i suoi libri mi sono piaciuti. Ecco, questo è il premio che più ho gradito di questa serata.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento