Come sapete in questi anni di attività ludica ho avuto la fortuna di imbattermi in veri e propri talenti, spesso poco valorizzati dalle circostanze, ma che ho avuto modo di aiutare a farsi conoscere anche nel panorama editoriale, perché no, con un pizzico di orgoglio personale.
Questa volta, in occasione delle prove per la presentazione del mio ultimo romanzo, Il peso del Metallo, ho avuto modo di apprezzare un altro genere di virtuosismo artistico, questa volta musicale. Ad accompagnarmi in questa piccola sfacchinata siederà accanto a me e al bravissimo Marco Ceo, già lettore di brani di una precedente performance, questo giovane chitarrista, Riccardo D'Amico.
Con i suoi vent'anni ha già all'attivo tre demo e una miriade di composizioni, che purtroppo per le mille vicissitudini e per le poche possibilità che la vita di provincia offre, non ha mai potuto esporre e sviluppare come merita. Spero con qualche consiglio spassionato, il mio piccolo contributo pubblicitario e la consueta dose di fortuna necessaria per emergere anche questo giovane trovi la strada dell'arte e del successo che merita.
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