Ricordo ancora quando al termine dello sviluppo della trama del mio secondo romanzo 'Il Sogno e l'Incubo' cercavo un'ispirazione per concludere al meglio la storia.
Ed ecco, come chiamato dal destino, comparire davanti a me un uomo, un prete dalle chiare origini teutoniche, alto, slanciato, magro e biondo come il più puro della sua razza ariana. E con un palmare da far invidia al più tecnologico degli informatici per giunta. Insomma quello che sarebbe diventato poco dopo Padre Spengler, membro della Santa Inquisizione, in missione di ricognizione e casualmente in grado di poter catturare i miei sventurati personaggi, vittime della sua fede e di una sorte avversa.
Ed ora, grazie alla perizia e alla passione del mio amico Alberto D'Amico, potrò vederlo in carne ed ossa, oltre che con quell'impianto cibernetico, concessione del Santo Padre Clemente XXIV, per i servigi offerti al Concilio delle Fedi. Sicuramente un gradito regalo, per gli appassionati di FE che ci verranno a trovare a Lucca Comics...
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