Questo strano esperimento, occorso in Texas nei giorni scorsi, mi ha dato parecchio da pensare, e vorrei condividere con voi questa notizia apparsa nei giorni scorsi sulla Stampa di Torino.
In poche parole, grazie all'uso di una stampante 3D, e delle giuste istruzioni, fornite dal gruppo che ha organizzato l'esperimento, chiunque, con un investimento relativamente basso, potrà prodursi in serie un'arma da fuoco.
La Liberator, questo è il nome del prototipo, grazie a un percussore metallico e a un corpo in ABS può arrivare a sparare un colpo di piccolo calibro, in barba alle lobby delle armi e alle leggi che vorrebbero limitare la diffusione delle armi da fuoco negli Stati Uniti. Di certo non lo vedo come un impulso positivo nell'utilizzo di quella che potrebbe essere un'invenzione epocale nella produzione in proprio di piccoli oggetti, ma si sa, la tecnologia non è buona o cattiva, ma è l'uso che se ne fa a determinarne la finalità.
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