In questo giorno in cui tutti pensano alle burle, agli scherzi da architettare o subire, io ho altro per la testa. Non che la ricorrenza del 1° Aprile non sia degna di nota, ma per chi ama scrivere e in questo periodo è infognato in una storia molto complessa, il pensiero è esclusivo, monodirezionale.
In questo ultimo manoscritto mi sono ritrovato a descrivere per ben due volte un cimitero, anche se in situazioni molto differenti tra loro.
Forse perché queste sedi della memoria li ho sempre vissuti con uno strano distacco, principalmente per via del lavoro di mio padre. Riesco a parlarne, a descriverne la greve aria silente, le implicazioni, le sofferenze così come certi luoghi comuni e le brutte abitudini che molti di noi manifestano in questi luoghi di culto. Il tutto da due punti di vista molto differenti, almeno in questa occasione, sempre però con la consapevolezza che da questo viaggio che è la nostra vita, in questo luogo chissà potremo trovare ben altro ad attenderci.
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