Un altro piccolo traguardo è stato raggiunto, ora non resta che terminare l'ultimo, il più sofferto, capitolo di questo lavoro eterno, travagliato, costellato da tante traversie e difficoltà personali.
In questo lavoro, mai come prima, ho racchiuso alcuni momenti del mio passato, incapsulati in quelle che sono le vicende apparenti di due sconosciuti, che il destino crudele ha voluto far incrociare.
In fondo sono due fette della stessa mela, la mia, così pieni di solitudine e sconforto, di rabbia, di rancore, e di stupida speranza. Già, perché solo chi è folle, o stupido può credere che si possa dar un corso diverso alla propria esistenza, ma più invecchio, più mi rendo conto che non si può arginare lo scorrere della propria vita né la direzione, ma, a volte, gettare qualche sacco di sabbia qua e là ed evitare di tracimare nei ricordi o nei rimpianti.
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