Si sa, a volte ci si ritrova con il destino segnato.
C'è chi inizia un cammino, un percorso, anelando la vittoria, convinto di poter raggiungere un risultato seguendo i consigli dei saggi, di quelli navigati che ti indicano la via, secondo loro più proficua.
Poi c'è il destino, il fato che ti impone un cammino diverso, un colore insito nella tua natura.
Puoi usare il cervello, la strategia, ma alla fine prevale il cuore, l'anima, al di sopra di ogni considerazione.
E così, ormai è deciso, il destino è segnato, il dado è tratto. Mio figlio avrà nel Rosso, del fuoco e della distruzione, il cammino verso la gloria, le vittorie, tra i mille nemici che incrocierà nel suo viaggio verso la gloria. E a me, non resta altro che il Nero, il funereo vessillo, che mi condurrà alla mestizia, alla morte, o al successo inatteso, tra le tenzoni future...
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