E' notizia di questi giorni che l'organizzazione animalista PETA si sia mossa contro la Games Workshop, chiedendo a gran voce l'eliminazione di tutte le pellicce dalle miniature dell'azienda inglese.
Posso comprendere l'azione della PETA nel voler preservare gli animali e la natura, spesso violentata dalla cupidigia umana, ma arrivare a una richiesta del genere mi da un po' da pensare. Da un lato stiamo parlando di un prodotto ludico, riferito a due ambientazioni fantastiche, per nulla riconducibili al contesto reale, dall'altro si rischia di distrarre l'opinione pubblica verso temi più cocenti, come ad esempio la reintroduzione dell'abbattimento controllato dei lupi in Italia. Non so, ma ho l'impressione che si stia perdendo di vista quali siano i reali problemi che affliggono in nostro povero pianeta...
martedì 31 gennaio 2017
lunedì 30 gennaio 2017
Assetato di Combo...
Una
delle peculiarità più divertenti, a mio avviso, nei vari formati
Eternal di Magic, è quello di costruire delle combinazioni vincenti,
o delle Combo, se vogliamo usare un termine molto in voga tra i
giocatori.
Con le Combo, si cercano le interazioni tra alcune carte in modo da creare una chiusura, più o meno affidabile, in barba alle possibili risposte dell'avversario.
E' una modalità di gioco controversa, spesso odiata e sicuramente ostacolata da Ban mirati da parte della Wizard of the Coast, intenzionata a mantenere i formati lineari e interattivi, per quanto possibile. Anche nel Pauper, formato ricco e variegato, si potrebbero costruire qualche combinazione interessante, ma non mi ero avventurato nella ricerca di qualche soluzione sfiziosa.
Oggi, cercando tra le mie carte a disposizione, mi sono imbattuto in una carta potenzialmente interessante, che sicuramente testerò a breve: Presence of Gond.
Chissà, con un po' di tempo potrei anche tirar fuori qualcosa di pazzo...
Con le Combo, si cercano le interazioni tra alcune carte in modo da creare una chiusura, più o meno affidabile, in barba alle possibili risposte dell'avversario.
E' una modalità di gioco controversa, spesso odiata e sicuramente ostacolata da Ban mirati da parte della Wizard of the Coast, intenzionata a mantenere i formati lineari e interattivi, per quanto possibile. Anche nel Pauper, formato ricco e variegato, si potrebbero costruire qualche combinazione interessante, ma non mi ero avventurato nella ricerca di qualche soluzione sfiziosa.
Oggi, cercando tra le mie carte a disposizione, mi sono imbattuto in una carta potenzialmente interessante, che sicuramente testerò a breve: Presence of Gond.
Chissà, con un po' di tempo potrei anche tirar fuori qualcosa di pazzo...
sabato 28 gennaio 2017
Un pomeriggio con Munchkin Quest...
Purtroppo questa settimana non siamo riusciti a riunire tutti i componenti del nostro party del sabato per la consueta sessione nei meandri dell'universo di Warhammer, e abbiamo ripiegato, per modo di dire, su un gioco da tavolo pieno di divertenti sorprese: Munchkin Quest.
Il setting è piuttosto articolato e permette di far crescere la dimensione del dungeon durante le fasi di gioco, rendendo ogni partita unica.
A questo si aggiunge la continua sorpresa di ritrovarsi faccia a faccia con uno dei tanti mostri che possono sempre mettere in difficoltà i poveri giocatori. Ogni singola carta racchiude poi battute e risate assicurate, come da sempre avviene con i prodotti della Steve Jackson. Insomma un altro bel titolo che vi farà sicuramente divertire nelle vostre lunghe giornate invernali.
Il setting è piuttosto articolato e permette di far crescere la dimensione del dungeon durante le fasi di gioco, rendendo ogni partita unica.
A questo si aggiunge la continua sorpresa di ritrovarsi faccia a faccia con uno dei tanti mostri che possono sempre mettere in difficoltà i poveri giocatori. Ogni singola carta racchiude poi battute e risate assicurate, come da sempre avviene con i prodotti della Steve Jackson. Insomma un altro bel titolo che vi farà sicuramente divertire nelle vostre lunghe giornate invernali.
giovedì 26 gennaio 2017
Arrival, fantascienza da Oscar...
Da appassionato del genere fantascientifico, mi sono un po' stupito nel leggere le nomination all'Oscar di quest'anno dove spicca un titolo in particolare, Arrival di Denis Villeneuve.
Il contatto con una civiltà aliena ha da sempre attraversato la fantasia umana, ma in questo caso si intravedono come le nostre paure siano il motore narrativo principale, unito alla quotidianità dei protagonisti e al loro vissuto, caricando singoli individui di responsabilità globali, assolute.
Non so se le otto nomination saranno tutte confermate o meno, di certo mi compiaccio di come un prodotto scifi, riesca ad andare oltre il semplice botteghino, provando a salire di livello, andando oltre, portandoci per mano dentro noi stessi e le nostre paure...
mercoledì 25 gennaio 2017
Inno alla presunta ignoranza...
Nella convinzione di molti giocatori di Magic che i colori rappresentino uno stile di gioco ben definito. Una regola non scritta, dettata da una serie di convenzioni diffuse e da una serie di carte rappresentative che banalmente identificano i mazzi più giocati.
Al verde solitamente, viene assimilata l'idea dell'aggro semplice e lineare, senza troppi fronzoli o tecnicismi di sorta, identificando i mazzi che fanno largo uso di questo colore, come ignoranti.
Un'accezione difficile da accettare, sopratutto in un formato come il Pauper, molto tecnico e sempre tirato fino al limite, dove ogni singola carta ha un ruolo ben specifico, difficilmente sostituibile.
Mi riferisco in particolare allo Stompy, che mi sto in questi giorni divertendo a provare, scoprendo delle strategie sinergiche e molto divertenti.
Quindi mi sento di affermare che l'ignoranza non è dettata da un colore o da un particolare mazzo, piuttosto dai pregiudizi, sul tavolo da gioco, come in qualsiasi altro contesto...
Al verde solitamente, viene assimilata l'idea dell'aggro semplice e lineare, senza troppi fronzoli o tecnicismi di sorta, identificando i mazzi che fanno largo uso di questo colore, come ignoranti.
Un'accezione difficile da accettare, sopratutto in un formato come il Pauper, molto tecnico e sempre tirato fino al limite, dove ogni singola carta ha un ruolo ben specifico, difficilmente sostituibile.
Mi riferisco in particolare allo Stompy, che mi sto in questi giorni divertendo a provare, scoprendo delle strategie sinergiche e molto divertenti.
Quindi mi sento di affermare che l'ignoranza non è dettata da un colore o da un particolare mazzo, piuttosto dai pregiudizi, sul tavolo da gioco, come in qualsiasi altro contesto...
martedì 24 gennaio 2017
Una passione in comune...
Non sempre riusciamo a trasmettere ai nostri figli il nostro bagaglio di esperienze e i nostri valori. A volte non dedichiamo loro abbastanza tempo o diamo per scontato che siano altre le persone che li devono educare. Ma non è così. I figli sono una propaggine del nostro impegno e dei valori che riusciamo a comunicare loro.
E se questi impegno passa anche dalla passione per il gioco, allora si è vinto due volte. Perché ci si lega a loro nello svago e non nel rimprovero e perché resterà in loro il ricordo indelebile di una vita vissuta insieme, vicini, uniti in qualcosa di semplice, ma autentico. Poi se il tutto passa dalla scheda di un personaggio, di un Negromante e del suo scudiero, Barbaro del Nord, allora puoi cambiare a testa alta nella tua esistenza di genitore ^_^
E se questi impegno passa anche dalla passione per il gioco, allora si è vinto due volte. Perché ci si lega a loro nello svago e non nel rimprovero e perché resterà in loro il ricordo indelebile di una vita vissuta insieme, vicini, uniti in qualcosa di semplice, ma autentico. Poi se il tutto passa dalla scheda di un personaggio, di un Negromante e del suo scudiero, Barbaro del Nord, allora puoi cambiare a testa alta nella tua esistenza di genitore ^_^
lunedì 23 gennaio 2017
Se c'è da mangiare, allora vado...
In
questi giorni assisto al racconto, piuttosto infastidito, di un'amica
che sta tentando di organizzare un workshop presso un'associazione di
quartiere, soffermandomi sul livello che ormai versa il pensiero
collettivo.
Gli eventi in programma sono due, legati allo yoga, all'arte e all'oriente. Il primo si propone di introdurre i partecipanti ai Mandala, il secondo all'Arte Terapia più in generale. Il primo è molto simile al secondo per tematiche, costi e contenuti, ma nonostante questo, non viene considerato come dovrebbe. Il motivo è presto detto, al secondo, grazie alla collaborazione di un ristorante indiano, è abbinato uno sconto per l'apericena, organizzato a conclusione della serata.
Nonostante le segnalazioni del ristoratore e dell'organizzatrice del corso, molti stanno pure cercando di bypassare il corso pur di beccarsi l'agognato sconto, peraltro risibile.
Allora la domanda sorge spontanea: Che senso ha proporre una qualsivoglia attività, se alla fine il pubblico si interessa solo a riempirsi lo stomaco a basso prezzo?
Con questa domanda, dal sapore l'amaro, vi lascio e mi ritiro sgomento...
Gli eventi in programma sono due, legati allo yoga, all'arte e all'oriente. Il primo si propone di introdurre i partecipanti ai Mandala, il secondo all'Arte Terapia più in generale. Il primo è molto simile al secondo per tematiche, costi e contenuti, ma nonostante questo, non viene considerato come dovrebbe. Il motivo è presto detto, al secondo, grazie alla collaborazione di un ristorante indiano, è abbinato uno sconto per l'apericena, organizzato a conclusione della serata.
Nonostante le segnalazioni del ristoratore e dell'organizzatrice del corso, molti stanno pure cercando di bypassare il corso pur di beccarsi l'agognato sconto, peraltro risibile.
Allora la domanda sorge spontanea: Che senso ha proporre una qualsivoglia attività, se alla fine il pubblico si interessa solo a riempirsi lo stomaco a basso prezzo?
Con questa domanda, dal sapore l'amaro, vi lascio e mi ritiro sgomento...
domenica 22 gennaio 2017
La dura vita del Vice Sceriffo...
Non è sempre facile giocare ai grandi classici della ludica, sopratutto quando richiedono un certo numero di giocatori, per essere apprezzati al meglio.
Vuoi perché sono molto conosciuti e tu non hai particolare dimestichezza con quel gioco, vuoi perché non sempre ci sono giocatori a portata di mano, certi prodotti ti tocca un po' sudarli per poterli apprezzare.
Invece, senza nemmeno troppo preavviso, io e mio figlio siamo finiti in un paio di partite a Bang, dove, complice una scelta non felicissima del mio ruolo, mi è toccato il Vice Sceriffo.
Purtroppo non sono stato in grado di fare granché, anche se il divertimento, almeno per mio figlio, Sceriffo nella seconda partita è stato degno di un film di Sergio Leone. Solo, quasi subito, contro tutti i nemici, ha saputo restare buon ultimo, portandosi a casa, faticosamente, un risultato insperato. Buon per lui, fa sempre bene, veder vincere la Legge.
Vuoi perché sono molto conosciuti e tu non hai particolare dimestichezza con quel gioco, vuoi perché non sempre ci sono giocatori a portata di mano, certi prodotti ti tocca un po' sudarli per poterli apprezzare.
Invece, senza nemmeno troppo preavviso, io e mio figlio siamo finiti in un paio di partite a Bang, dove, complice una scelta non felicissima del mio ruolo, mi è toccato il Vice Sceriffo.
Purtroppo non sono stato in grado di fare granché, anche se il divertimento, almeno per mio figlio, Sceriffo nella seconda partita è stato degno di un film di Sergio Leone. Solo, quasi subito, contro tutti i nemici, ha saputo restare buon ultimo, portandosi a casa, faticosamente, un risultato insperato. Buon per lui, fa sempre bene, veder vincere la Legge.
sabato 21 gennaio 2017
Oscillando tra il blu e il nero...
Anche in questo week end freddoloso, abbiamo trovato dimora presso il Covo di Loki, dove il fermento era palpabile tra board game e una sessione di D&D.
Noi ci siano ritagliati un angolo dove poter giocare con le nostre carte povere, che dormivano nello zaino da almeno un paio di settimane.
In uno dei miei esperimenti ho provato a distanziarmi dai miei soliti colori, provando, senza troppo successo, a cimentarmi con un Mono Blu Tron, senza però riuscire a ingranare nelle partite disputate.
Sarà per indole o per abitudine, non riesco più a giocare senza la consueta accoppiata del blu e del nero, unite all'unisono tra le mie mani.
Infatti, appena ho ripreso in mano i miei colori preferiti, tutto è tornato a girare per il verso giusto e sono riuscito quasi sempre a vincere le partite disputate. Mi devo rassegnare all'evidenza, o più semplicemente, al destino scritto dai colori...
Noi ci siano ritagliati un angolo dove poter giocare con le nostre carte povere, che dormivano nello zaino da almeno un paio di settimane.
In uno dei miei esperimenti ho provato a distanziarmi dai miei soliti colori, provando, senza troppo successo, a cimentarmi con un Mono Blu Tron, senza però riuscire a ingranare nelle partite disputate.
Sarà per indole o per abitudine, non riesco più a giocare senza la consueta accoppiata del blu e del nero, unite all'unisono tra le mie mani.
Infatti, appena ho ripreso in mano i miei colori preferiti, tutto è tornato a girare per il verso giusto e sono riuscito quasi sempre a vincere le partite disputate. Mi devo rassegnare all'evidenza, o più semplicemente, al destino scritto dai colori...
giovedì 19 gennaio 2017
Tra stile e sostanza...
Ho avuto modo in questi giorni di effettuare una veloce carrellata su quello che è il panorama ludico dei giochi di ruolo offre ultimamente, soffermandomi non tanto sui generi proposti o sui regolamenti, piuttosto sull'aspetto e la cura editoriale. Non tanto sulla bellezza delle illustrazioni ma sull'esposizione, la scelta dei caratteri, l'impaginazione, ponendo maggiore attenzione sulla loro leggibilità. Purtroppo per me gli anni avanzano e la vista si fa sempre più debole, tanto da allontanarmi a larghe falcate, da tutto ciò che ha un corpo carattere minuto o uno sfondo impastato. Eppure, scorrendo tra le varie offerte, anche recenti, questo dettaglio viene curato sempre molto poco. Immagino che l'esigenza primaria sia quella di infilare il maggior numero di materiale nel minor numero di pagine, però un minimo di ariosità, una cura maggiore nelle scelte tipografiche aiuterebbe chi vuole approcciarsi ad un nuovo prodotto, dove necessariamente, passerà molto tempo a leggere e sfogliare i regolamenti. Si vede che sto proprio diventando un vecchio brontolone, ma alla fine non mi sembra di chiedere poi così tanto, non vi pare?
martedì 17 gennaio 2017
Nintendo Switch - Ha senso ancora parlare di consolle?
In questi ultimi giorni si fa un gran parlare della nuova consolle Nintendo, che, ancora una volta, esce dagli schemi, con un prodotto ibrido, difficile da inquadrare sia per le caratteristiche squisitamente tecnologiche, sia per la sua presunta portabilità.
Una via di mezzo tra tablet e consolle, un sistema di cartucce proprietario, con un approccio aperto al multiplayer, ma povero, apparentemente di titoli almeno al lancio.
Personalmente non sono un fan sfegatato delle consolle, amante da sempre del PC e della sua enorme flessibilità, però devo riconoscere che almeno, Nintendo, rischiando anche molto, tenta nuove strade, approcciandosi al mercato con una metrica differente dal duopolio, ormai consolidato tra Sony e Microsoft. Avrà ancora una volta ragione, come per la Wii, oppure topperà come per la Wii U? Dovremo aspettare i prossimi mesi, e chissà, farsi incantare dal nuovo Zelda...
Una via di mezzo tra tablet e consolle, un sistema di cartucce proprietario, con un approccio aperto al multiplayer, ma povero, apparentemente di titoli almeno al lancio.
Personalmente non sono un fan sfegatato delle consolle, amante da sempre del PC e della sua enorme flessibilità, però devo riconoscere che almeno, Nintendo, rischiando anche molto, tenta nuove strade, approcciandosi al mercato con una metrica differente dal duopolio, ormai consolidato tra Sony e Microsoft. Avrà ancora una volta ragione, come per la Wii, oppure topperà come per la Wii U? Dovremo aspettare i prossimi mesi, e chissà, farsi incantare dal nuovo Zelda...
lunedì 16 gennaio 2017
Super Adventures - A caccia di poteri...
Durante le fasi preparatorie di un qualsivoglia lavoro, sia esso ludico o di altra natura, una delle componenti fondamentali è l'acquisizione di nozioni, la raccolta dei saperi necessari, per poter scrivere o descrivere un argomento.
Dovendo quindi lavorare attorno a un manuale che ha come tema principale i supereroi e i loro poteri, mi tocca, per forza di cose, rimpolpare la mia conoscenza sulla sconfinata pletora di eroi nati in tutti questi anni e che in qualche modo sono in grado di fare qualcosa di straordinario. Che siano uomini capaci, o alieni di altri mondi, sono, grazie a una qualche abilità fuori dal comune, fare la differenza. E' un mondo immenso, in cui perdersi, fantasticando mille e più avventura, ma ora devo mettermi all'opera, devo studiare, devo saziare la mia sete di eroi e di poteri...
Dovendo quindi lavorare attorno a un manuale che ha come tema principale i supereroi e i loro poteri, mi tocca, per forza di cose, rimpolpare la mia conoscenza sulla sconfinata pletora di eroi nati in tutti questi anni e che in qualche modo sono in grado di fare qualcosa di straordinario. Che siano uomini capaci, o alieni di altri mondi, sono, grazie a una qualche abilità fuori dal comune, fare la differenza. E' un mondo immenso, in cui perdersi, fantasticando mille e più avventura, ma ora devo mettermi all'opera, devo studiare, devo saziare la mia sete di eroi e di poteri...
domenica 15 gennaio 2017
Machi Koro - Un giro in città...
Grazie alle festività natalizie e a qualche ritardatario, abbiamo avuto modo, io e mio figlio di provare questo nuovo gioco da tavolo che ha sicuramente più di uno spunto di interesse.
Si tratta di Machi Koro, gioco di origine giapponese, nel quale i partecipanti devono sviluppare la propria città e costruire quattro edifici speciali per aggiudicarsi la vittoria.
Le meccaniche di gioco sono molto semplici e i materiali, così come le illustrazioni, graziose e molto chiare.
Con pochi giocatori, le meccaniche si sviluppano più verso il proprio lancio di dadi, favorendo le costruzioni che si attivano in questo modo, mentre se si gioca in tanti, le strategie di attacco, che si attivano con i lanci dei dadi nel turno avversario, sono premiali.
Sicuramente un gioco divertente, anche se più adatto a un gruppo nutrito di partecipanti, se si vogliono assaporare al meglio tutte le meccaniche.
Si tratta di Machi Koro, gioco di origine giapponese, nel quale i partecipanti devono sviluppare la propria città e costruire quattro edifici speciali per aggiudicarsi la vittoria.
Le meccaniche di gioco sono molto semplici e i materiali, così come le illustrazioni, graziose e molto chiare.
Con pochi giocatori, le meccaniche si sviluppano più verso il proprio lancio di dadi, favorendo le costruzioni che si attivano in questo modo, mentre se si gioca in tanti, le strategie di attacco, che si attivano con i lanci dei dadi nel turno avversario, sono premiali.
Sicuramente un gioco divertente, anche se più adatto a un gruppo nutrito di partecipanti, se si vogliono assaporare al meglio tutte le meccaniche.
sabato 14 gennaio 2017
Finalmente una ricompensa...
Dopo una lunga preparazione, i nostri eroi alla fine si sono dovuti scontrare con l'ennesima incarnazione del Caos, che si è posta sul loro cammino.
Gli inizi non sono stati certo confortanti, e il fato si è opposto più e più volte, alla loro riuscita, tanto da temerne la dipartita. Alla fine però, i poteri del giovane Druido e del neonato Sciamano si sono imposti contro gli agenti di Tzeentch, riuscendo a liberare il povero villaggio caduto nella morsa del gelo.
Con esso, è stato possibile liberare un nobile cavaliere del Nord che ci ha donato una serie di oggetti magici utili per proseguire il nostro cammino.
E' stato il nostro primo successo nel cupo mondo di Warhammer, ma siamo ben consci che molto presto nuove sfide si pareranno dinnanzi. Che gli Dei e i dadi, ci accompagnino...
Gli inizi non sono stati certo confortanti, e il fato si è opposto più e più volte, alla loro riuscita, tanto da temerne la dipartita. Alla fine però, i poteri del giovane Druido e del neonato Sciamano si sono imposti contro gli agenti di Tzeentch, riuscendo a liberare il povero villaggio caduto nella morsa del gelo.
Con esso, è stato possibile liberare un nobile cavaliere del Nord che ci ha donato una serie di oggetti magici utili per proseguire il nostro cammino.
E' stato il nostro primo successo nel cupo mondo di Warhammer, ma siamo ben consci che molto presto nuove sfide si pareranno dinnanzi. Che gli Dei e i dadi, ci accompagnino...
giovedì 12 gennaio 2017
Nokia ci 6...
Le
vicende dell'azienda finlandese mi sono state sempre a cuore, un po'
per nostalgia, anche perché aveva sempre messo al centro dei suoi
clienti, alcuni aspetti prettamente europei, come ad esempio il
supporto alla lingua italiana ineccepibile.
Ora, dopo tutte le disastrose vicende occorse con Microsoft, dopo tre anni di oblio e un ridimensionamento forzato, torna alla luce, con nuovi prodotti all'altezza dei tempi moderni. Per il momento si parla di un primo modello, distribuito solo in Cina, il Nokia 6, ma si vocifera la possibilità di un ingresso anche nel vecchio continente, forse addirittura con ulteriori smartphone più preformanti.
Durante i giorni del MWC di Barcellona il momento in cui scopriremo la verità, per intanto, da nostalgico vecchio cliente affezionatissimo ai suoi prodotti, non mi resta che aspettare e sognare...
Ora, dopo tutte le disastrose vicende occorse con Microsoft, dopo tre anni di oblio e un ridimensionamento forzato, torna alla luce, con nuovi prodotti all'altezza dei tempi moderni. Per il momento si parla di un primo modello, distribuito solo in Cina, il Nokia 6, ma si vocifera la possibilità di un ingresso anche nel vecchio continente, forse addirittura con ulteriori smartphone più preformanti.
Durante i giorni del MWC di Barcellona il momento in cui scopriremo la verità, per intanto, da nostalgico vecchio cliente affezionatissimo ai suoi prodotti, non mi resta che aspettare e sognare...
mercoledì 11 gennaio 2017
Magic the Gathering - Nuovi Ban, nuovi dubbi...
Wizard of the Coast ha adottato, per mantenere i formati Eterni vivi e variegati, la politica dei Ban di alcune carte, al fine di ottenere il suo scopo ultimo. Sono scelte che impattano non poco, basti pensare al recente Peregrine Drake del Pauper, dove ormai un'unica carta aveva pesantemente modificato l'intero meta e ora, si può assistere a una vera fioritura del formato, con mazzi sempre diversi e un buon equilibrio generale.
Nel Modern le cose chiaramente sono più complesse. Lo è chiaramente il power level in gioco, e le possibili interazioni con tutto il parco di carte potenzialmente utilizzabili e ci si ritrova sempre con l'amaro in bocca o perché il formato è sbilanciato o perché la carta che tanto adoravi finisce nel calderone dei Ban.
Gli ultimi recenti cambiamenti alla fine hanno colpito anche me, o meglio il sogno di poter montare un Storm efficiente ed economico, ma alla fine credo che ormai mi sia proprio arreso a quest'evidenzia ed abbia scelto, con gioia aggiungo, altri formati più 'accoglienti' per il giocatore della domenica quale sono, insieme a mio figlio, Anzi, giocatori del Sabato...
Nel Modern le cose chiaramente sono più complesse. Lo è chiaramente il power level in gioco, e le possibili interazioni con tutto il parco di carte potenzialmente utilizzabili e ci si ritrova sempre con l'amaro in bocca o perché il formato è sbilanciato o perché la carta che tanto adoravi finisce nel calderone dei Ban.
Gli ultimi recenti cambiamenti alla fine hanno colpito anche me, o meglio il sogno di poter montare un Storm efficiente ed economico, ma alla fine credo che ormai mi sia proprio arreso a quest'evidenzia ed abbia scelto, con gioia aggiungo, altri formati più 'accoglienti' per il giocatore della domenica quale sono, insieme a mio figlio, Anzi, giocatori del Sabato...
martedì 10 gennaio 2017
Numero 81 – Iniziamo le danze...
Mi
sento un po' arrugginito, è da un po' di tempo che non affronto un
testo corposo ex novo, e alcuni meccanismi hanno faticato all'inizio
a ripartire. Ho però dalla mia una certa 'esperienza metodologica'
nell'affrontare un manoscritto, con la consueta, immensa, ricerca di
informazioni preparatorie, di dettagli e di sopralluoghi, che alla
fine mi riesco a togliere dagli impicci, ancora con buona lena.
Mancano ancora diversi approfondimenti, sopratutto su quelle
tematiche inerenti al soprannaturale, che ho intenzione di affrontare
in questo nuovo lavoro, ma ho già trovato molto su cui 'studiare'.
Ho inoltre la fortuna di vivere ai margini di una città 'magica'
come Torino, come non approfittarne per scrivere qualcosa? Non so
ancora cosa verrà fuori da questo esperimento, di certo sarà una
nuova sfida, e intanto le parole fluiscono via, una dietro l'altra...
lunedì 9 gennaio 2017
Poveri esperimenti...
Come
ormai abitudine in questi ultimi mesi, io e mio figlio ci ritagliamo
un po' di tempo a giocare al Pauper, sempre grazie all'ospitalità
del Covo di Loki e dei suoi titolari. Questa volta ho convito mio
figlio a provare un mazzo un po' più 'tecnico', anche se al suo
interno la componente 'burn' era degnamente rappresentata. Con un
Grixis Metalcraft, preso in prestito da un primer online, che ne
spiegava nel dettaglio le peculiarità, ho preparato un mazzo di
prova, lasciando a mio figlio i test sul campo. Contro di me, dove
anche io sperimentavo un UB Alchemy, ho sudato non poco, facendomi
raggiungere in un pareggio sudatissimo. Poi si è scontrato con un
Turbo Fog, dove, complice i Lighting Bolt e i Galvanic Blast del
mazzo, è riuscito in un 2-0 non certo scontato. Che sia la volta
buona che mio figlio scelga definitivamente la componente Control del
formato? E' ancora presto per dirlo, intanto, al termine del
pomeriggio, con la complicità dei clienti del negozio, abbiamo anche
avuto modo di fare una pessima figura a Dominion, ma questa è
un'altra storia...
giovedì 5 gennaio 2017
In mezzo ai Supereroi...
Un
po' di tempo fa avevo accennato alla possibilità di un mio rientro
nel mondo della ludica, ma avevo ancora pochi elementi per
comprendere quanto mi sarei potuto spingere, tra impegni e progetti
ancora in corso, su questa partita.
Ora, al netto di tutti gli accadimenti e le decisioni intraprese ultimamente, posso finalmente ritornare con vigore al mio antico amore, da cui è nato tutto il mio desiderio di 'produrre' e 'scrivere'. Ho deciso però di non tornare solo in questo ambiente, anche perché so perfettamente quanto sia gravoso l'impegno da elargire in questo settore, saturo di proposte e sempre molto avaro di riconoscimento. Forse anche grazie al caso, o più semplicemente alla vicinanza geografica e di mentalità, è stato facile trovare, in Danilo Moretti, autore pluriennale di giochi di ruolo, il partner ideale con cui riprendere il cammino. Grazie a lui spero di poter proporre qualcosa di nuovo e di divertente, magari cominciando con uno dei prodotti a mio avviso più interessanti tra sue realizzazioni: Super Adventure.
Per il momento sto cominciando a studiare il manuale e le sue possibili implicazioni, ma la voglia di far bene non manca, e soprattutto l'entusiasmo che credevo di aver perduto.
Ora, al netto di tutti gli accadimenti e le decisioni intraprese ultimamente, posso finalmente ritornare con vigore al mio antico amore, da cui è nato tutto il mio desiderio di 'produrre' e 'scrivere'. Ho deciso però di non tornare solo in questo ambiente, anche perché so perfettamente quanto sia gravoso l'impegno da elargire in questo settore, saturo di proposte e sempre molto avaro di riconoscimento. Forse anche grazie al caso, o più semplicemente alla vicinanza geografica e di mentalità, è stato facile trovare, in Danilo Moretti, autore pluriennale di giochi di ruolo, il partner ideale con cui riprendere il cammino. Grazie a lui spero di poter proporre qualcosa di nuovo e di divertente, magari cominciando con uno dei prodotti a mio avviso più interessanti tra sue realizzazioni: Super Adventure.
Per il momento sto cominciando a studiare il manuale e le sue possibili implicazioni, ma la voglia di far bene non manca, e soprattutto l'entusiasmo che credevo di aver perduto.
mercoledì 4 gennaio 2017
Ritorno al passato...
Il
31 dicembre è stato funestato dalla morte del mio nuovo smartphone,
tanto da convincermi sempre più a votarmi a qualche dio della
tecnologia, per quanta sfortuna mi stia capitando in questo ultimo
periodo. Ho così dovuto recuperare, non senza difficoltà, da uno
dei miei cassetti un muletto con a bordo Windows Phone, dopo aver
abbandonato, tra rammarichi e una certa dose di preveggenza, quella
piattaforma per tornare ad Android. Devo dire che la mia scelta,
amara ma necessaria, non sia stato certo un errore.
Il sistema operativo, nonostante abbia tra le mani un telefonino di fascia bassa, funziona ancora egregiamente, mentre le app, manifestano in più punti uno stato di abbandono evidente.
Alcune di loro non riescono neppure più a funzionare a dovere, o sono rimaste alle funzionalità base dell'anno scorso, chiaro segno di un abbandono, da parte dei programmatori, del sistema operativo mobile di Redmond.
Un vero peccato, ma credo che oramai la partita, a meno di pesanti rivoluzioni, sia ormai decisa tra i competitor della telefonia mobile e non ci resti altro che 'accontentarci' di due sole possibili soluzioni sul mercato.
Il sistema operativo, nonostante abbia tra le mani un telefonino di fascia bassa, funziona ancora egregiamente, mentre le app, manifestano in più punti uno stato di abbandono evidente.
Alcune di loro non riescono neppure più a funzionare a dovere, o sono rimaste alle funzionalità base dell'anno scorso, chiaro segno di un abbandono, da parte dei programmatori, del sistema operativo mobile di Redmond.
Un vero peccato, ma credo che oramai la partita, a meno di pesanti rivoluzioni, sia ormai decisa tra i competitor della telefonia mobile e non ci resti altro che 'accontentarci' di due sole possibili soluzioni sul mercato.
martedì 3 gennaio 2017
Mollo tutto e prendo il pullman...
Ci
metto sempre molto tempo per preparare il canovaccio di un nuovo
scritto. Questa volta però mi sono anche trastullato con false
speranze di pubblicazione e alcuni soggetti non proprio limpidi che
mi hanno portato a dedicarmi ad altri progetti senza poi alcun
risultato di rilievo.
Ora però, al netto di qualche sopralluogo e di alcune verifiche, mi son deciso a gettarmi tra le righe di una nuova storia, in un genere per me inesplorato e alla ricerca di quella passione che si è un po' sopita in questo ultimo periodo e che spero di ritrovare con questo progetto, come in passato.
Si devono sempre mettere in conto gli intoppi, però bisogna stare attenti a non lasciarsi affossare dalle difficoltà e l'unica medicina, almeno l'unica che conosco, è quella di lavorare a qualcosa di diverso, magari pure inusuale, sempre solo con un unico scopo: essere felice di coltivare i propri sogni...
Ora però, al netto di qualche sopralluogo e di alcune verifiche, mi son deciso a gettarmi tra le righe di una nuova storia, in un genere per me inesplorato e alla ricerca di quella passione che si è un po' sopita in questo ultimo periodo e che spero di ritrovare con questo progetto, come in passato.
Si devono sempre mettere in conto gli intoppi, però bisogna stare attenti a non lasciarsi affossare dalle difficoltà e l'unica medicina, almeno l'unica che conosco, è quella di lavorare a qualcosa di diverso, magari pure inusuale, sempre solo con un unico scopo: essere felice di coltivare i propri sogni...
lunedì 2 gennaio 2017
Nuovo anno, nuovi ritmi...
Nonostante
il lavoro sia sempre più pressante e i ritmi più incalzanti, cerco
ancora di ritagliarmi un minimo di lucidità mentale per produrre
ancora qualcosa. In questi giorni ho terminato la stesura di un po'
di materiale, a supporto di un gioco di ruolo, oltre ad una serie di
attività atte a migliorarne l'esposizione. Non molto, considerando i
volumi che riuscito a produrre in passato, ma la tecnologia in queste
settimane non mi sta assistendo molto e sono comunque contento dei
piccoli risultati conseguiti.
Si parte sempre dalle piccole cose per arrivare a quelle più grandi, quindi ben vengano quattro pagine fitte fitte di spunti e personaggi di supporto per un'ambientazione.
Ora non posso svelare nulla, anche perché non so ancora quale posto potrò avere in questo progetto, quindi non mi resta che proseguire a scrivere ed ideare, magari, anche dietro le quinte, qualche risultato arriverà...
Si parte sempre dalle piccole cose per arrivare a quelle più grandi, quindi ben vengano quattro pagine fitte fitte di spunti e personaggi di supporto per un'ambientazione.
Ora non posso svelare nulla, anche perché non so ancora quale posto potrò avere in questo progetto, quindi non mi resta che proseguire a scrivere ed ideare, magari, anche dietro le quinte, qualche risultato arriverà...
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