Il
31 dicembre è stato funestato dalla morte del mio nuovo smartphone,
tanto da convincermi sempre più a votarmi a qualche dio della
tecnologia, per quanta sfortuna mi stia capitando in questo ultimo
periodo. Ho così dovuto recuperare, non senza difficoltà, da uno
dei miei cassetti un muletto con a bordo Windows Phone, dopo aver
abbandonato, tra rammarichi e una certa dose di preveggenza, quella
piattaforma per tornare ad Android. Devo dire che la mia scelta,
amara ma necessaria, non sia stato certo un errore.
Il
sistema operativo, nonostante abbia tra le mani un telefonino di
fascia bassa, funziona ancora egregiamente, mentre le app,
manifestano in più punti uno stato di abbandono evidente.
Alcune
di loro non riescono neppure più a funzionare a dovere, o sono
rimaste alle funzionalità base dell'anno scorso, chiaro segno di un
abbandono, da parte dei programmatori, del sistema operativo mobile
di Redmond.
Un
vero peccato, ma credo che oramai la partita, a meno di pesanti
rivoluzioni, sia ormai decisa tra i competitor della telefonia mobile
e non ci resti altro che 'accontentarci' di due sole possibili
soluzioni sul mercato.
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