Ormai era chiaro il nostro destino. Ormai si doveva affrontare di petto il nemico, con armi e incantesimi, con il cuore colmo di coraggio, unici baluardi dell'Impero, contro i dilaganti poteri perniciosi che in questi territori avevano corrotto e manipolato per troppo tempo.
Ormai era tempo di scendere in campo, ma le nostre capacità da sole non sarebbero state sufficienti. Troppo il potere messo in campo dall'araldo di Tzeentch, troppo il male imbevuto dal maestro d'arme, divenuto strumento di Khorne, nella sua armatura intrisa di sangue e agonia. Fortunatamente in nostro aiuto, un angelo caduto viene in nostro soccorso, dividendo le forze che si erano poste contro di noi, dandoci il tempo di sconfiggere prima il servo del Dio del Sangue, poi distrarre e scacciare l'abominio del Dio del Mutamento. Per ora le terre del Nord sono salve, almeno fino a quando l'umanità si reggerà salda nella fedeltà al Bene e all'Imperatore.
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