Di certo non mi posso considerare un uomo coraggioso, e in alcune occasioni mi sono ritrovato a dover scegliere se dover fuggire, ritirarmi, da sventure e situazioni scomode. Siano esse legate al lavoro o alle vicissitudini quotidiane, non sempre si trovano le parole o le azioni corrette per affrontare come si vorrebbe determinati momenti della propria esistenza.
Devo dire che mi sono ritrovato anche dalla parte opposta, così convito e forte dei miei argomenti da far soccombere chi tentava di soverchiarmi, con la forza o con l'arguzia, ma non sempre la vittoria, riesce a darti quello che veramente vorresti.
Di sicuro non ci sono mai scelte assolute, ma tutto è dettato dal momento, dall'occasione in un continuo altalenarsi di piccole vicende in cui noi tutti siamo tenuti a lottare o soccombere.
Ormai da un po' di tempo però mi rendo conto che vivo tutto questo senza tante remore o il ricorrente 'senno di poi', che ha spesso caratterizzato la mia esistenza. Credo di aver compreso che vivere appieno le proprie scelte, anche se dolorose o ingiuste, mi porterà sempre verso quella serenità che in passato avevo lungamente cercato, e che ora, quasi per caso ho in me. Niente rimpianti dunque, e se fuggire sarà per me l'unica via, che sia comunque una mia decisione, dettata da una scelta, e non subita dall'altrui arbitrio.
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