Ormai mancano meno di tre giorni alla mia prima serata di presentazione di questo romanzo, dove ho messo in campo anche l'amico Marco Ceo e Riccardo D'Amico nelle rispettive vesti di lettore di alcuni brani e di chitarrista, per accompagnare con qualche accordo la sessione.
C'è sempre molta apprensione quando organizzo questo tipo di eventi, più che in occasione delle fiere ludiche o degli appuntamenti presso le associazioni dove presento i prodotti legati a Faith Empire.
In quelle occasioni parlo di un lavoro corale, qui invece, devo mettere a nudo me stesso, quello che mi ha portato a scrivere questo o quel brano, a descrivere le sensazioni che mi hanno portato a narrare le vicende di un manipolo di foggiaschi o di eroi, o le sventure di un poliziotto di origini polacche.
Qui però c'è tutta la mia adolescenza, i ricordi e i desideri racchiusi nelle note delle band che hanno segnato in modo indelebile le mie orecchie e non posso che parlarne con gioia, con trasporto, senza paura, senza vergogna...
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