Approfittando di un premio letterario, avrò modo di rivedere, prima delle vacanze estive il mio amico scrittore Francesco Candelari.
Sono passati già diversi mesi in cui ci godevamo il clima e il mare della sua Siracusa e ritrovarlo qui, nella fredda Torino, mi provoca uno strano, piacevole, effetto.
Non importa se l'occasione è breve e potremo di fatto trascorrere solo la giornata di domenica, insieme alle rispettive famiglie, ma sarà un modo per porterci raccontare, esprimere le nostre idee narrative, i nostri voli pindarici, tra le ali della fantasia e della fantascienza. Un bella occasione per incontrare un proprio simile, sempre proiettato come me, verso la comune passione per la scrittura. Direi una bella fortuna, di questi tempi, poter coltivare, nonostante tutto, un'amicizia così, non vi pare?
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