Non è la prima volta che si tenta di
sfruttare il successo di una pellicola per realizzare un successivo
serial televisivo. In questo caso però, sono passati molti anni
dall'uscita della pellicola di Michael Crichton, che ritraeva un parco di
divertimenti popolato da automi al servizio di ricchi visitatori.
Il serial, che annovera nel cast un
sublime Anthony Hopkins, mostra sin dalle prime battute il tema di
fondo che nel film si mostrava solo nel finale: la paura delle
macchine.
Qui, facendo leva su una complessità
tecnologica molto superiore rispetto all'idea originale, si sono
realizzati robot con una capacità cognitiva così elevata da essere
sempre in allarme per ogni aggiornamento del loro complesso software.
Questa paura traspare nei dialoghi dei gestori dell'enorme parco di
divertimento, come un presagio di una fine ormai segnata, presto o
tardi, da qualche malfunzionamento. Una giostra mortale dalla quale
tutti vorrebbero scendere prima o poi, prima che il giocattolo si
rompa irrimediabilmente. Sicuramente si sta proponendo un telefilm
molto articolato, e sono convinto che la nuova produzione HBO
continuerà a far parlare di sé a lungo.
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