giovedì 4 febbraio 2016

La Metro, con lo sguardo di un fantasioso...

In questi giorni sono, mio malgrado, diventato un assiduo frequentatore della Metro torinese.
Un normale fruitore potrebbe notare quello che lo circonda con occhi ignari e frettolosi, preso dal ritmo frenetico della giornata. Io invece, tanto per cambiare, resto affascinato dagli scenari che scorgo, tra persone invischiate nei loro smartphone e gli spintoni di chi ha più fretta di te. Immagino situazioni improbabili, in un miscuglio di ricordi postapocalittici, figli di Fallout o Metro2033 o di avventurosi inseguimenti alla James Bond.

Neppure i cunicoli, in cui le carrozze sfrecciano veloci, illuminati a giorno dai neon, possono sfuggire a chi fantastica mondi paralleli, con il tarlo di chi, alla fine, è sempre pronto a raccogliere emozioni.

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