mercoledì 13 aprile 2016

Ulefone Paris – Schermo e dintorni...

Comincio a illustrare quelli che sono i punti, che ritengo fondamentali, per chi utilizza uno smartphone in mobilità, sempre con un focus sulla mia peculiare modalità di utilizzo, cioè quella di scrivere, scrivere e ancora scrivere.
Su tutto quello che salta all'occhio sono le dimensioni, che rapportare alla mia mano e alla mia graduale riduzione di diottrie, sono più che adeguate. Parliamo comunque di un 5 pollici, che sono un bel passo avanti rispetto ai precedenti terminali che ho avuto finora. La qualità dello schermo non è affatto male, anche se parliamo di un LCD che non è paragonabile a un AMOLED, in particolare quando ci si ritrova all'aperto o in condizione di luce non ottimale. Questo, unito a una certa pigrizia del sensore di luminosità automatica, non sono il massimo per chi si trova spesso in giro. Il touch comunque si comporta molto bene, con una sensibilità adeguata per chi digita con continuità sullo schermo, nonostante il terminale sia già fornito di pellicola protettiva. Ho ricevuto con l'acquisto anche uno schermo in vetro, ma non me la sono sentita ancora di togliere quel che già era stato applicato, ad arte e che finora non mi pare mi stia dando dei problemi. La prossima puntata mi concentrerò sull'audio, e se riesco, anche su qualche esperimento di dettatura.

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