Non sono mai stato attaccato a cliché, e quando mi immagino un personaggio, in particolare un investigatore privato, cerco di costruire qualcosa di diverso dal solito.
Magari anche sfruttando le passioni o le attitudini della persona da cui sono partito per ispirarmi in questo nuovo e controverso personaggio, mi ritrovo a costruirgli qualcosa di più di un semplice passato oscuro, travagliato.
Forse, una volta tanto, invece di usare la pistola, o sfruttare qualche capacità informatica, me lo immagino a leggere un buon libro, e perché no, fare il volontario in una biblioteca.
In fondo per chi ha del tempo libero e una passione radicata, quale miglior modo per unire il piacere di un buon libro con il loro riordino in uno dei tanti templi della lettura, troppo spesso dimenticati.
E così, non di pipa e di orchidee si diletterà il mio William, ma di sane letture, magari in compagnia di qualche nuovo, giovane lettore.
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