Mi capita, purtroppo sempre più spesso, di ricevere messaggi da parte di autori, scrittori, vessati a vario titolo da quelli che dovrebbero essere gli 'operatori del settore' e che in realtà non sono nient'altro che dei fanfaroni, se non peggio.
Già perché che scrive, o si dedica all'arte nelle sue varie forme, deve sempre essere corretto, onesto, parco, persino umile, mentre chi si arroga il diritto di divulgare il loro operato non si sente vincolato da nulla.
Né da un eventuale contratto editoriale, quando esiste, né dalle più elementari forme di rispetto verso chi, a volte con enorme fatica, fa qualcosa di artistico, di buono per se e forse anche per gli altri.
Posso anche capire che il mondo la fuori non sia certo rose e fiori, ma cosa costerebbe un minimo di rispetto, di valorizzazione, di serietà?
Forse troppo, a giudicare da tutte le lamentele che sento, però non vorrei passare per 'vittima', piuttosto mi sento di consigliare a quanti si sentono defraudati, sfruttati, derisi, che alla fine quello che fanno, realizzano, producono, sarà sempre in grado di farli emergere, di essere persone migliori, a dispetto di tutto e di tutti.
Nessun commento:
Posta un commento