Ho ancora ricordi netti di quando, ancora ragazzo, vidi la pellicola per la prima volta, e di quanta alienazione riusciva a trasmettere ogni singolo fotogramma, ogni nota, ogni dialogo denso di una violenza sottile e persistente.
Certo per un adolescente di provincia la metropoli violenta faceva una certa impressione, ma ancora oggi, ripensando ad alcuni dei personaggi del film, mi sovvengono battute, sensazioni che non so se riuscirò a ritrovare in un telefilm. E' curioso poi pensare che questo sarà il quarto adattamento risptto alla storia originale, basata sull'Anabasi di Senofonte. Dalle truppe mercenarie greche alle gang di New York la distanza è molta, ma in fondo è il messaggio che resta, quello che conta...
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