Ormai per me è una consuetudine ambientare i miei scritti in luoghi reali, quotidiani, dove far interagire i miei personaggi, come persone normali, che vagano in questa Torino, piena di spunti e di storia.
Questa volta cercavo la calca, la confusione dei centri commerciali, come teatro del caso e del caos della vita e degli incontri casuali. E quale posto migliore di uno dei luoghi più conosciuti per lo shopping, se non il centro IKEA di Collegno? Almeno non mi sarà difficile andarci, per prendere appunti, viverne i luoghi, sentirne le vibrazioni.
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