Ieri ho avuto modo di ascoltare una serie di consigli legati al marketing, in particolare sull'orientamento della produzione artistica rispetto ai gusti del pubblico.
E' emerso un quadro piuttosto sconfortante, almeno per il mio modo di pensare, dove il peso delle scelte, di cosa va prodotto, confezionato, indipendentemente dal settore artistico di riferimento, passa per un'analisi dei bisogni del pubblico. In buona sostanza, l'arte si deve 'piegare' ai gusti preesistenti, così come qualsiasia altro prodotto di largo consumo. Per essere interessante deve partire dalla platea, senza considerare l'aspetto più importante che dovrebbe avere un opera: il messaggio che l'autore vuole proporre, veicolare. Dobbiamo piegarci a queste regole per scrivere qualcosa? Forse, se si vuol vendere, diventare famosi, avere un largo pubblico. Credo che, con queste premesse, non sarò mai tutto ciò: io continuerò a scrivere quel che mi stimola, mi intriga, desidero. Pazienza se ciò mi continuerà a farmi vivere nell'oblio.
venerdì 28 febbraio 2014
mercoledì 26 febbraio 2014
Decisione drastica, ma irrinunciabile...
Dopo una breve pausa, in cui ho sperimentato l'utilizzo di un tablet, da solo e poi in combinazione con una tastiera bluetooth, sono sempre stato un assiduo utilizzatore di vari smartphone, per la scrittura dei miei testi.
Questo tipo di soluzione, se da una parte i ha permesso di scrivere parecchio materiale negli anni, dall'altro portava con se una serie di magagne tecniche e stilistiche che ora non posso più assecondare. Devo quindi evolvere, trovare una strada definitiva per la mia produttività in movimento, ormai imprescindibile, oserei dire necessaria.
Quindi ricomincerò a vagliare nuove soluzioni, o forse, ritornare al sistema finora testato, magari con qualche aggiornamento hardware, o un cambio di piattaforma definitivo. Di scelte ce ne sono tante, si tratterà solo di imboccare una nuova strada e andare avanti...
Questo tipo di soluzione, se da una parte i ha permesso di scrivere parecchio materiale negli anni, dall'altro portava con se una serie di magagne tecniche e stilistiche che ora non posso più assecondare. Devo quindi evolvere, trovare una strada definitiva per la mia produttività in movimento, ormai imprescindibile, oserei dire necessaria.
Quindi ricomincerò a vagliare nuove soluzioni, o forse, ritornare al sistema finora testato, magari con qualche aggiornamento hardware, o un cambio di piattaforma definitivo. Di scelte ce ne sono tante, si tratterà solo di imboccare una nuova strada e andare avanti...
martedì 25 febbraio 2014
Faith Empire - Carnevale in maschera...
Anche questa volta, in vista del tema carnevalesco, ho preparato una one shot, dal titolo decisamente esaustivo: Maschere.
Questa volta i nostri baldi giocatori si troveranno a dover trasportare un misterioso carico, allettati da sonanti crediti galattici e dall'idea di un facile guadagno.
Come sempre ci sarà qualche sorpresa sul cammino dei nostri eroi, ma non voglio svelarvi nulla di più.
In fondo è Carnevale, e ci si deve aspettare qualche scherzo, no?
Quindi vi aspetto venerdì 28, presso la sede associativa, sarò lì ad accogliervi, con la speranza di farvi passare una serata all'insegna dello svago...
lunedì 24 febbraio 2014
Nokia X, X+ e XL - Nokia si fa in tre per Android...
Dopo una serie infinita di illazioni e speculazioni di ogni tipo, finalmente al MWC di Barcellona, è stata presentata la nuova linea di prodotti X, basati sulla versione Open di Android.
Questo, in poche parole, porta alla ribalta tre prodotti low cost, con una piattaforma Android, molto simile nell'estetica al Windows Phone, con l'assenza di Google Play e dei servizi collegati, e una piattaforma arricchita dai servizi Nokia, tra cui Here. Insomma, uno strano mix, per una gamma molto aggressiva nel prezzo, con per tutti la possibilità del Dual SIM e dal design a metà strada tra la linea Asha e i Lumia. Probabilmente, visto così, sembra uno strano azzardo, ma per la fascia di utenti a cui si rivolge, chissà, magari potrà avere molti nuovi clienti.
Questo, in poche parole, porta alla ribalta tre prodotti low cost, con una piattaforma Android, molto simile nell'estetica al Windows Phone, con l'assenza di Google Play e dei servizi collegati, e una piattaforma arricchita dai servizi Nokia, tra cui Here. Insomma, uno strano mix, per una gamma molto aggressiva nel prezzo, con per tutti la possibilità del Dual SIM e dal design a metà strada tra la linea Asha e i Lumia. Probabilmente, visto così, sembra uno strano azzardo, ma per la fascia di utenti a cui si rivolge, chissà, magari potrà avere molti nuovi clienti.
venerdì 21 febbraio 2014
Guardians of the Galaxy - Marvel alla riscossa...
In questi giorni è uscito il primo trailer di quello che si preannuncia come il nuovo evento cinematografico della Marvel incentrato su uno dei tanti universi rappresentati nelle sue collane.
Qui, a differenza di The Avenger, già si intravede uno stile più comico e spero, un po' più scanzonato delle precedenti produzioni.
In fondo stiamo parlando pur sempre di eroi dei fumetti, ma ultimamente pare sia l'unico elemento di novità quello di trasporre i personaggi dei comics all'interno di produzioni milionarie.
Staremo a vedere, la data prevista di uscita è il 1° Agosto...
Qui, a differenza di The Avenger, già si intravede uno stile più comico e spero, un po' più scanzonato delle precedenti produzioni.
In fondo stiamo parlando pur sempre di eroi dei fumetti, ma ultimamente pare sia l'unico elemento di novità quello di trasporre i personaggi dei comics all'interno di produzioni milionarie.
Staremo a vedere, la data prevista di uscita è il 1° Agosto...
giovedì 20 febbraio 2014
Un giro in biblioteca...
Non sono mai stato attaccato a cliché, e quando mi immagino un personaggio, in particolare un investigatore privato, cerco di costruire qualcosa di diverso dal solito.
Magari anche sfruttando le passioni o le attitudini della persona da cui sono partito per ispirarmi in questo nuovo e controverso personaggio, mi ritrovo a costruirgli qualcosa di più di un semplice passato oscuro, travagliato.
Forse, una volta tanto, invece di usare la pistola, o sfruttare qualche capacità informatica, me lo immagino a leggere un buon libro, e perché no, fare il volontario in una biblioteca.
In fondo per chi ha del tempo libero e una passione radicata, quale miglior modo per unire il piacere di un buon libro con il loro riordino in uno dei tanti templi della lettura, troppo spesso dimenticati.
E così, non di pipa e di orchidee si diletterà il mio William, ma di sane letture, magari in compagnia di qualche nuovo, giovane lettore.
Magari anche sfruttando le passioni o le attitudini della persona da cui sono partito per ispirarmi in questo nuovo e controverso personaggio, mi ritrovo a costruirgli qualcosa di più di un semplice passato oscuro, travagliato.
Forse, una volta tanto, invece di usare la pistola, o sfruttare qualche capacità informatica, me lo immagino a leggere un buon libro, e perché no, fare il volontario in una biblioteca.
In fondo per chi ha del tempo libero e una passione radicata, quale miglior modo per unire il piacere di un buon libro con il loro riordino in uno dei tanti templi della lettura, troppo spesso dimenticati.
E così, non di pipa e di orchidee si diletterà il mio William, ma di sane letture, magari in compagnia di qualche nuovo, giovane lettore.
mercoledì 19 febbraio 2014
Compagni di Viaggio - Rewind?
Sono passati quasi dieci anni da quando terminai questo romanzo, primo di una lunga serie di lavori, ma alla fine, dopo il primo successo iniziale, per una serie di motivi che non sto neppure ad elencare, si era arenato nelle sabbie del web senza alcun tipo di riscontro.
Oggi, complice una serie fortuita di vicende, che spero vedrenno una felice risoluzione, potrò nuovamente riprendere e riproporre questo testo, a cui sono molto affezionato.
Non solo perché è stato il primo lavoro, ma per la quantità di spunti e materiale che ho dovuto scrivere per produrlo e perché è stato in fondo la cartina tornasole di tutto il progetto Faith Empire.
Spero, a breve, di poterlo riproporre, magari con una nuova veste grafica e un nuovo editing, migliore di quello finora ottenuto, sperando di raggiungere i più, iniziando dalla piattaforma digitale, che sembra più promettente per il genere fantascientifico.
Vedremo, nei prossimi giorni dovrei avere i responsi definitivi e iniziare questo nuovo viaggio tra i bit e le stelle...
Oggi, complice una serie fortuita di vicende, che spero vedrenno una felice risoluzione, potrò nuovamente riprendere e riproporre questo testo, a cui sono molto affezionato.
Non solo perché è stato il primo lavoro, ma per la quantità di spunti e materiale che ho dovuto scrivere per produrlo e perché è stato in fondo la cartina tornasole di tutto il progetto Faith Empire.
Spero, a breve, di poterlo riproporre, magari con una nuova veste grafica e un nuovo editing, migliore di quello finora ottenuto, sperando di raggiungere i più, iniziando dalla piattaforma digitale, che sembra più promettente per il genere fantascientifico.
Vedremo, nei prossimi giorni dovrei avere i responsi definitivi e iniziare questo nuovo viaggio tra i bit e le stelle...
martedì 18 febbraio 2014
Breaking Bad - Il dramma della chimica...
Ho potuto approfittare di questi giorni di riposo forzoso per iniziare la visione di questo serial TV da tutti considerato uno dei migliori prodotti televisi degli ultimi anni. Dal cast, alla regia, ai tanti piccoli dettagli disseminati per tutte le puntante, le vicende di Walter White, interpretato magistralmente da Bryan Cranston, sono un crescendo senza pari, tra colpi di scena continui, sullo sfondo di un'America strangolata dal sistema sanitario e dalla malavita organizzata. Molto probabilmente riguarderò la serie sottotitolata per apprezzarne a pieno tutte le sfumature. La finirò presto, non vedo l'ora di sapere come andrà a finire...
lunedì 17 febbraio 2014
La febbre dello scrittore...
Era da tanto che non venivo attanagliato dall'influenza e da una febbre molto alta che mi ha tenuto a letto un paio di giorni. Nulla di strano quindi se non fosse per il fatto che, da sempre, questi momenti di torpore corporeo, mi portano alla mente ondate di idee deliranti, spesso poi sfruttate a piene mani per i miei manoscritti. Ricordo ancora quando bambino finivo spesso KO e di come durante la notte, febbricitante, mi immaginavo scienziato a bordo di un vascello spaziale, sulla Betelgeuse gemella della Orion 7, che avevo avuto modo di vedere in TV in quegli anni. Di tempo ne è passato molto da allora, ma l'effetto dell'influenza è lo stesso e ora non mi resta che prendere appunti per i prossimi due libri...
martedì 11 febbraio 2014
Solo i bambini ci possono salvare...
Ho avuto modo di vedere, con molto ritardo rispetto all'uscita al cinema, Ender's Game, tratto dall'omonimo romanzo di Orson Scott Card e nonostante la pellicola non mi sia piaciuta poi molto, mi ha portato a soffermarmi su una considerazione legata al genere scifi e ai miei precendenti scritti.
Qui, come in altri lavori, sono i giovanissimi, o addirittura i bambini a reggere le sorti del mondo e a darci qualche volta, una lezione di vita contro le storture della società o semplicemente il rancore che gli adulti provano verso tutto e tutti.
Persino io, in The Dreamer, ho avuto questo stesso approccio: di fronte ai disastri dell'umanità, non resta altro che aggrapparsi alla speranza delle nuove generazioni. Un filone che nel Sol Levante ha tantissimi esempi, tra i robottoni di Trider G7 e Gundam, passando per Akira, fino ad arrivare anche in occidente, come in questo caso, o come nel filone di Hunger Games. Chissà, chi immagina il futuro, ora come in passato, ha la convinzione che solo dall'innocenza di possa sfuggire ai mali del mondo, e forse, come me, è convinto di avere ragione...
Qui, come in altri lavori, sono i giovanissimi, o addirittura i bambini a reggere le sorti del mondo e a darci qualche volta, una lezione di vita contro le storture della società o semplicemente il rancore che gli adulti provano verso tutto e tutti.
Persino io, in The Dreamer, ho avuto questo stesso approccio: di fronte ai disastri dell'umanità, non resta altro che aggrapparsi alla speranza delle nuove generazioni. Un filone che nel Sol Levante ha tantissimi esempi, tra i robottoni di Trider G7 e Gundam, passando per Akira, fino ad arrivare anche in occidente, come in questo caso, o come nel filone di Hunger Games. Chissà, chi immagina il futuro, ora come in passato, ha la convinzione che solo dall'innocenza di possa sfuggire ai mali del mondo, e forse, come me, è convinto di avere ragione...
lunedì 10 febbraio 2014
Torneo Faith Empire - I colori di Cyberpunk...
In questo week end, tra acciacchi e stanchezza infinita, sono riuscito a rifinire gli ultimi dettagli dell'avventura che porterò per il V Torneo di Faith Empire.
Scrivendo le pagine che comporranno questa one shot, mi sono venute alla mente le atmosfere infime, irte di pericoli e di netrunner, che aleggiavamo in Cyberpunk 2020 e che mi hanno fatto prepotentemente tornare ai ghiochi di ruolo dopo una pausa da D&D e dal suo fantasy forse un po' troppo buonista, almeno per me.
Sono riuscito anche a confezionare una copertina adatta per ricordare quel senso di soffocamento che le megalopoli del futuro, pieno solo di inquinamento e di umanità senza scrupoli né speranza, giusto in tempo per i prossimi test, in vista della Play, dove metteremo in scena questo nuovo capitolo.
Ora non resta che masterare, sperando che almeno per una volta il gruppo non si annichilisca da solo, come capitava nelle partite dove giocavo, e ne restava soltanto uno...
Scrivendo le pagine che comporranno questa one shot, mi sono venute alla mente le atmosfere infime, irte di pericoli e di netrunner, che aleggiavamo in Cyberpunk 2020 e che mi hanno fatto prepotentemente tornare ai ghiochi di ruolo dopo una pausa da D&D e dal suo fantasy forse un po' troppo buonista, almeno per me.
Sono riuscito anche a confezionare una copertina adatta per ricordare quel senso di soffocamento che le megalopoli del futuro, pieno solo di inquinamento e di umanità senza scrupoli né speranza, giusto in tempo per i prossimi test, in vista della Play, dove metteremo in scena questo nuovo capitolo.
Ora non resta che masterare, sperando che almeno per una volta il gruppo non si annichilisca da solo, come capitava nelle partite dove giocavo, e ne restava soltanto uno...
venerdì 7 febbraio 2014
Quanto è duro scrivere un romanzo?
Parlando con un'amica che da anni si occupa di scrittura e si trovava a dover decidere cosa fare del suo manoscritto, se accettare un contratto letterario o passare oltre, è nata una piacevole chiaccherata su quanta fatica, impegno e dedizione ci voglia a scrivere un romanzo.
Non parlo solo della stesura, o del lungo e faticosissimo editing finale, ma di tutto quello che è necessario, oserei dire indispensabile, per costruire una trama credibile, un intreccio avvincente, possibilmente non scopiazzando idee altrui e con un costrutto credibile, o perlomeno verosimile. Sia che si sia parlando di una storia fantastica, sia ambientata ai giorni nostri con basi più realistiche, io mediamente impiego un paio di anni per arrivare a terminare un lavoro. Giusto per farvi un esempio, impiegai tre mesi tra ricerce e approfondimenti vari per decidere come le astronavi, nel ciclo di Compagni di Viaggio e di Codice Epsilon potessero muoversi nello spazio. Tra la lettura di diversi testi scientifici, visione di film, telefilm e cartoni animati e discussione con alcuni 'esperti', ho impiegato tutto questo tempo per sviscerare la materia. E tutto per rendere credibile, si e no, una porzione risibile di tutto quel che avrei scritto. Ecco, quindi, a voi che pensate che scrivere sia facile, banale, la risposta rimarrà sempre e comunque: No, per nulla...
Non parlo solo della stesura, o del lungo e faticosissimo editing finale, ma di tutto quello che è necessario, oserei dire indispensabile, per costruire una trama credibile, un intreccio avvincente, possibilmente non scopiazzando idee altrui e con un costrutto credibile, o perlomeno verosimile. Sia che si sia parlando di una storia fantastica, sia ambientata ai giorni nostri con basi più realistiche, io mediamente impiego un paio di anni per arrivare a terminare un lavoro. Giusto per farvi un esempio, impiegai tre mesi tra ricerce e approfondimenti vari per decidere come le astronavi, nel ciclo di Compagni di Viaggio e di Codice Epsilon potessero muoversi nello spazio. Tra la lettura di diversi testi scientifici, visione di film, telefilm e cartoni animati e discussione con alcuni 'esperti', ho impiegato tutto questo tempo per sviscerare la materia. E tutto per rendere credibile, si e no, una porzione risibile di tutto quel che avrei scritto. Ecco, quindi, a voi che pensate che scrivere sia facile, banale, la risposta rimarrà sempre e comunque: No, per nulla...
mercoledì 5 febbraio 2014
La prima volta in vetrina...
Quest'oggi, mentre mi recavo per un intervento, un collega mi ha fatto i complimenti per i miei libri, esposti in una nota librera della città in cui lavoro.
Sulle prime non avevo capito bene di cosa stesse parlando, talmente ero preso dal problema che dovevo risolvere con una certa urgenza. Poi, con calma, proseguendo nel discorso i fatti mi sono apparsi un po' più chiari e alla fine, congedandomi e ritornando al mio ufficio, ho compreso la portata della situazione.
Forse per molti finire sommerso tra decine, centinaia di altri titoli non fa alcun effetto, ma credetemi, per chi il più delle volte non venive né accolto o esposto in nessuno scaffale, neppure in quelli di genere, è un traguardo che ha quasi del miracoloso. Lo so, non vuol dir nulla, e certo anche questo piccolo spazio pubblicitario mi darà chissà quale riscontro, però credetemi, rispetto al passato, all'oblio e già un gran bel passo avanti. Ora non resta che fiondarmi in quella libreria e documentare questa inattesa scoperta...
Sulle prime non avevo capito bene di cosa stesse parlando, talmente ero preso dal problema che dovevo risolvere con una certa urgenza. Poi, con calma, proseguendo nel discorso i fatti mi sono apparsi un po' più chiari e alla fine, congedandomi e ritornando al mio ufficio, ho compreso la portata della situazione.
Forse per molti finire sommerso tra decine, centinaia di altri titoli non fa alcun effetto, ma credetemi, per chi il più delle volte non venive né accolto o esposto in nessuno scaffale, neppure in quelli di genere, è un traguardo che ha quasi del miracoloso. Lo so, non vuol dir nulla, e certo anche questo piccolo spazio pubblicitario mi darà chissà quale riscontro, però credetemi, rispetto al passato, all'oblio e già un gran bel passo avanti. Ora non resta che fiondarmi in quella libreria e documentare questa inattesa scoperta...
martedì 4 febbraio 2014
Helix - Tra virus e intrighi...
Sto proseguendo nella visione di questo nuovo telefilm con qualche difficoltà, visto il genere e le scene un po' splatter che di tanto in tanto fanno capolino nella narrazione.
Nonostante questo aspetto raccapricciante, proseguo indomito tra mutazioni genetiche e morti sparsi qua e la, anche perché le puntante non narrano solo questi fatti.
C'è dell'altro e una volta tanto, ad ogni puntata la trama acquista spessore, colpi di scena e qualche spiegazione mal celata.
Una cosa è certa, il livello di intrattenimento è alto e l'attesa per l'episodio successivo mi da l'idea che questo programma mi terrà incollato allo schermo per ancora qualche settimana, lunga, paurosa e piena di trepidante attesa. Lo consiglio, anche a chi non è proprio appassionato di fantascienza...
Nonostante questo aspetto raccapricciante, proseguo indomito tra mutazioni genetiche e morti sparsi qua e la, anche perché le puntante non narrano solo questi fatti.
C'è dell'altro e una volta tanto, ad ogni puntata la trama acquista spessore, colpi di scena e qualche spiegazione mal celata.
Una cosa è certa, il livello di intrattenimento è alto e l'attesa per l'episodio successivo mi da l'idea che questo programma mi terrà incollato allo schermo per ancora qualche settimana, lunga, paurosa e piena di trepidante attesa. Lo consiglio, anche a chi non è proprio appassionato di fantascienza...
lunedì 3 febbraio 2014
Piovono offerte, peccato che sono sbagliate...
Nonostante uno si sforzi di promuovere il proprio lavoro è sempre molto difficile farsi conoscere, arrivare a qualche lettore, senza risultare pedante, rischiando di infastidire e ottenere l'effetto contrario.
Peccato che nella foga di rendere partecipe il prossimo, si incappa costantemente in personaggi e associazioni che nulla hanno realmente a che fare con l'obiettivo finale.
L'idea, purtroppo, è sempre quella: fornire servizi, di vario genere e natura, volti a migliorare la diffusione del lavoro dell'artista, e permettergli di sbarcare il lunario. Certo, come sempre, tutto ha un costo, che naturalmente è l'autore a doverlo sostenere.
Vorrei tanto che questo andazzo cambiasse, ma purtroppo i fatti parlano chiaro. Visto che i lettori latitano è molto più comodo spremere chi ha qualche velleità artistica. Non importa se sia bravo davvero, o se abbia qualche idea interessante. Cominciamo a fare profitto da lui, il resto è troppo difficile da ottenere. Bisognerebbe scommettere su di lui, magari dopo averlo seriamente valutato e poi investirci sopra, anche solo un po' di tempo. Già, ma quella sarebbe una strada in salita...
Peccato che nella foga di rendere partecipe il prossimo, si incappa costantemente in personaggi e associazioni che nulla hanno realmente a che fare con l'obiettivo finale.
L'idea, purtroppo, è sempre quella: fornire servizi, di vario genere e natura, volti a migliorare la diffusione del lavoro dell'artista, e permettergli di sbarcare il lunario. Certo, come sempre, tutto ha un costo, che naturalmente è l'autore a doverlo sostenere.
Vorrei tanto che questo andazzo cambiasse, ma purtroppo i fatti parlano chiaro. Visto che i lettori latitano è molto più comodo spremere chi ha qualche velleità artistica. Non importa se sia bravo davvero, o se abbia qualche idea interessante. Cominciamo a fare profitto da lui, il resto è troppo difficile da ottenere. Bisognerebbe scommettere su di lui, magari dopo averlo seriamente valutato e poi investirci sopra, anche solo un po' di tempo. Già, ma quella sarebbe una strada in salita...
domenica 2 febbraio 2014
The Dreamer - Intervista e recensione...
In questi giorni, grazie all'interessamento di un'amica che mi ha segnalato il blog di Il futuro è tornato, sono entrato in contatto con una realtà molto attenta al genere di cui fa parte il mio The Dreamer e si è subito prodigata per una recensione e un'intervista sugli argomenti legati a questo romanzo.
Qui troverete l'articolo, corredato di recensione, che mi riguarda e mi fornisce nuovi stimoli, come se non avessi già a sufficienza, per continuare questo cammino letterario e di scoperta interiore. Grazie ancora, per il tempo che mi avete gentilmente concesso.
Qui troverete l'articolo, corredato di recensione, che mi riguarda e mi fornisce nuovi stimoli, come se non avessi già a sufficienza, per continuare questo cammino letterario e di scoperta interiore. Grazie ancora, per il tempo che mi avete gentilmente concesso.
Iscriviti a:
Post (Atom)