Siamo ancora lontani da vedere rimpiazzati i rombanti motori a dodici cilindri della Formula Uno, ma si stanno muovendo i primi passi verso un campionato di auto da corsa completamente elettriche.
Prestazioni ed estetica si stanno avvicinando al modello di velocità che gli appassionati sono abituati a vedere da molti anni ormai, mancano ancora le tecnologie e la durata in pista per arrivare veramente a un livello tale da coinvolgere il pubblico, come con i motori a scoppio. Potrà anche essere il volano per nuovi sviluppi, accelerando le attuali difficoltà che un'auto a motore elettrico non ha ancora risolto, autonomia in primis. Sarà una nuova era, chissà se vivrò abbastanza per poterne godere...
mercoledì 31 gennaio 2018
martedì 30 gennaio 2018
Numero 81 - Alla fine torno sempre in biblioteca...
Nonostante cambi trama o contesto, alla fine mi ritrovo sempre a concepire almeno un passaggio narrativo in una biblioteca.
Forse sarà legato alla mia passione per questi luoghi silenziosi e pieni di conoscenza, oppure semplicemente perché credo che ancora oggi siano depositari del sapere.
Sta di fatto che ancora una volta voglia portare il protagonista del mio nuovo scritto a cercare informazioni e strumenti atti a sconfiggere il maligno, tra le pieghe di libri polverosi e dimenticati. Magari, in fondo, è solo una scusa per poterci passare del tempo in più, per giustificare l'ennesima tessera, l'ennesimo prestito di un volume che mai mi potrei permettere, o anche solo, trovare altri simili, appassionati della lettura...
Forse sarà legato alla mia passione per questi luoghi silenziosi e pieni di conoscenza, oppure semplicemente perché credo che ancora oggi siano depositari del sapere.
Sta di fatto che ancora una volta voglia portare il protagonista del mio nuovo scritto a cercare informazioni e strumenti atti a sconfiggere il maligno, tra le pieghe di libri polverosi e dimenticati. Magari, in fondo, è solo una scusa per poterci passare del tempo in più, per giustificare l'ennesima tessera, l'ennesimo prestito di un volume che mai mi potrei permettere, o anche solo, trovare altri simili, appassionati della lettura...
lunedì 29 gennaio 2018
Questione di pratica...
Durante gli ultimi mesi passati a giocare al formato povero, presso il Covo di Loki, io e mio figlio siamo giunti a una semplice conclusione: è tutta questione di pratica.
Il formato è piuttosto equilibrato al momento e anche se alcune meccaniche sono forti in questo momento, alla fine l'abilità del giocatore e la sua esperienza fanno la differenza in tutte le partite.
Basta un po' di stanchezza in più o una semplice distrazione a fare la differenza in una partita, segnando facilmente la sconfitta finale.
Forse è l'aspetto migliore di questo Pauper, che non porta agli estremismi, economici e di power level, dove il giocatore fatica ad emergere per le proprie capacità, piuttosto che per il suo portafoglio. Insomma un buon campo di battaglia per far emergere l'uomo, le sue astuzie, il suo gioco. Il meglio che si possa desiderare, a mio modo di vedere...
Il formato è piuttosto equilibrato al momento e anche se alcune meccaniche sono forti in questo momento, alla fine l'abilità del giocatore e la sua esperienza fanno la differenza in tutte le partite.
Basta un po' di stanchezza in più o una semplice distrazione a fare la differenza in una partita, segnando facilmente la sconfitta finale.
Forse è l'aspetto migliore di questo Pauper, che non porta agli estremismi, economici e di power level, dove il giocatore fatica ad emergere per le proprie capacità, piuttosto che per il suo portafoglio. Insomma un buon campo di battaglia per far emergere l'uomo, le sue astuzie, il suo gioco. Il meglio che si possa desiderare, a mio modo di vedere...
domenica 28 gennaio 2018
Splendor - Semplicità tra carte e gemme...
Come di consueto, ormai il sabato è un momento di svago e di divertimento e con mio figlio riusciamo a ritagliarci un pomeriggio per provare qualcosa di nuovo. Il Covo di Loki ci ha proposto un filler, apparentemente semplice, ma che racchiude in sé parecchi spunti strategici interessanti: Splendor.
Composto da quattro set di carte e un gruppo di fiches, basa le sue meccaniche sull'accumulo e l'acquisizione, con un articolato gioco di combinazioni, tra i colori, volto a conquistare per primi quindici punti, indicati sulle carte di maggior pregio. A prima vista potrebbe ricordare Dominion, ma risulta molto più arguto e di difficile lettura nelle scelte strategiche. Di certo dopo una partita ti vien voglia di giocarne subito un'altra, presentando sempre nuove sfide, anche con pochi giocatori. Un prodotto veramente interessante, che difficilmente vi stuferà.
Composto da quattro set di carte e un gruppo di fiches, basa le sue meccaniche sull'accumulo e l'acquisizione, con un articolato gioco di combinazioni, tra i colori, volto a conquistare per primi quindici punti, indicati sulle carte di maggior pregio. A prima vista potrebbe ricordare Dominion, ma risulta molto più arguto e di difficile lettura nelle scelte strategiche. Di certo dopo una partita ti vien voglia di giocarne subito un'altra, presentando sempre nuove sfide, anche con pochi giocatori. Un prodotto veramente interessante, che difficilmente vi stuferà.
giovedì 25 gennaio 2018
Numero 81 - In lotta contro l'ignoto...
Ormai sto delinando il contesto e all'orizzonte già si scorge lo scontro finale che dovrà sostenere la protagonista di questo racconto. Nulla di umano o di concreto, ma un'impalpabile entità sfuggente, che si nasconde dietro fattezze infantili, che si occulta senza rivelare le proprie intezioni.
Non so ancora come volgerà il finale di questa narrazione, mi lascerò trasportare dal vento delle emozioni e del sottile volgere delle parole.
Chissà se la mia eroina riuscirà a salvare sé stessa, compiendo l'ennesimo miracolo verso l'ignoto? Credo che potranno scoprirlo solo i lettori, ma ci vorrà ancora un po' prima che accada...
Non so ancora come volgerà il finale di questa narrazione, mi lascerò trasportare dal vento delle emozioni e del sottile volgere delle parole.
Chissà se la mia eroina riuscirà a salvare sé stessa, compiendo l'ennesimo miracolo verso l'ignoto? Credo che potranno scoprirlo solo i lettori, ma ci vorrà ancora un po' prima che accada...
mercoledì 24 gennaio 2018
Black Lightning - Aumenta la schiera degli eroi...
Ormai è da qualche anno che siamo abituati a vedere dei supereroi in azione sul piccolo e sul grande schermo. Quindi non ci si stupisce più che arriva un nuovo telefilm che tratta questo genere di personaggi. Se però è la CW a introdurre, con Black Lightning, un nuovo eroe nel suo palmares, la curiosità è subito solleticata.
Di certo si andranno ad affrontare dinamiche differenti, con un supereroe non più giovanissimo. Se a questo ci aggiungiamo un possibile crossover ancora più ricco, la golosità aumenta esponenzialmente. La prima puntata è già uscita, non resta che trovare il tempo di vedere come sarà.
Di certo si andranno ad affrontare dinamiche differenti, con un supereroe non più giovanissimo. Se a questo ci aggiungiamo un possibile crossover ancora più ricco, la golosità aumenta esponenzialmente. La prima puntata è già uscita, non resta che trovare il tempo di vedere come sarà.
martedì 23 gennaio 2018
Sempre più al rialzo...
Il mercato delle componenti informatiche, in particolare la RAM e le GPU, ha subito dei forti rialzi negli ultimi mesi, complici diversi fattori, tra cui l'aumento della richiesta per piattaforme di mining delle criptovalute, molto esose in termini di calcolo complesso.
Questo trend difficilmente diminuirà, strozzando il mercato di chi come me, ambisce a una piattaforma enthusiastic per il gioco o per lavoro. Una brutta gatta da pelare, che non so come verrà risolta, almeno nel breve periodo, vista l'instabilità derivata da questa 'speculazione' tecnologica. L'idea di aggiornare il mio hardware è sfumato e ho tanto paura resterà ancora un sogno nel cassetto per alcuni mesi, a meno di un cambio di rotta di questo trend, che neppure gli ultimi scossoni, sul fronte delle criptovalute, ha modificato. Credo anzi che si dovrà attendere un sostanziale incremento delle produzioni, difficili nel breve periodo, per abbassare i prezzi, o perlomeno, calmierare la domanda, sempre più al rialzo...
Questo trend difficilmente diminuirà, strozzando il mercato di chi come me, ambisce a una piattaforma enthusiastic per il gioco o per lavoro. Una brutta gatta da pelare, che non so come verrà risolta, almeno nel breve periodo, vista l'instabilità derivata da questa 'speculazione' tecnologica. L'idea di aggiornare il mio hardware è sfumato e ho tanto paura resterà ancora un sogno nel cassetto per alcuni mesi, a meno di un cambio di rotta di questo trend, che neppure gli ultimi scossoni, sul fronte delle criptovalute, ha modificato. Credo anzi che si dovrà attendere un sostanziale incremento delle produzioni, difficili nel breve periodo, per abbassare i prezzi, o perlomeno, calmierare la domanda, sempre più al rialzo...
lunedì 22 gennaio 2018
Prepararsi per la nuova sfida...
Nonostante i nostri eroi sono avvezzi ad affrontare i pericoli del Warp, questa volta ad attenderci ci saranno ben quattro maghi molto potenti, asserragliati in un'oscura fortezza, ad attenderci, custodi di uno degli artefatti necessari a completare la salvezza del nostro Druido.
Così, cerchiamo conforto nell'inneggiare ai nostri dei o cerchiamo di trovare, presso le botteghe dei maghi di corte, nuove armi, nuove conoscenze, capaci di sconfiggere i nemici che presto dovremo affrontare. Una sfida difficile questa volta, che solo con l'unione di tutte le nostre risorse, saremo in grado di debellare.
Così, cerchiamo conforto nell'inneggiare ai nostri dei o cerchiamo di trovare, presso le botteghe dei maghi di corte, nuove armi, nuove conoscenze, capaci di sconfiggere i nemici che presto dovremo affrontare. Una sfida difficile questa volta, che solo con l'unione di tutte le nostre risorse, saremo in grado di debellare.
giovedì 18 gennaio 2018
Altered Carbon - Netflix ci porta nel cyberpunk...
Ormai negli ultimi anni, Netflix ci ha abituato a sfornare idee e novità con costanza, producendo diversi prodotti, che ormai sono dei veri e propri cult. Ora a febbraio inizierà la programmazione di un nuovo telefilm fantascientifico, che sulla carta ha un gran potenziale: Altered Carbon.
Vista l'idea di fondo, tratta dal romanzo Bay City di Richard K. Morgan e i primi confusi trailer, ho paura che sto per infognarmi in un nuovo tunnel mediatico. Febbraio è alle porte, non resta che preparare i popcorn e godersi, spero, un nuovo ottimo prodotto di intrattenimento...
Vista l'idea di fondo, tratta dal romanzo Bay City di Richard K. Morgan e i primi confusi trailer, ho paura che sto per infognarmi in un nuovo tunnel mediatico. Febbraio è alle porte, non resta che preparare i popcorn e godersi, spero, un nuovo ottimo prodotto di intrattenimento...
mercoledì 17 gennaio 2018
Numero 81 - Toccare con mano l'ignoto...
Ogni volta che ho provato a raccontare una storia, anche se fantastica, ho sempre cercato di rendere credibile la narrazione.
Gli approfondimenti e la documentazione erano sempre al primo posto, nella lista delle attività da portare a compimento per la stesura di un brano. Poteva essere uno studio sulla meccanica quantistica, o una serie di nozioni inerenti le armi da fuoco, comunque dovevo conoscere, capire per poter trasporre l'argomento in esame, dando corpo a un testo verosimile. Da quando ho intrapreso questa strada, verso l'ignoto e l'impalpabile mondo dell'ultraterreno, ho seguito la stessa metologia, anche se i risultati sono stati molto spesso alterni. Il rigore quasi scientifico dei miei riscontri, mal si sposa con ciò che non si può dimostrare con le solite metologie. Di certo risulta più complesso, ma in fondo, il compito di chi scrive è quello di avvicinarsi alla realtà, per poi, con la fantasia, trasfigurarla. Qui invece, siamo già di fronte a qualcosa che di concreto ha molto poco...
Gli approfondimenti e la documentazione erano sempre al primo posto, nella lista delle attività da portare a compimento per la stesura di un brano. Poteva essere uno studio sulla meccanica quantistica, o una serie di nozioni inerenti le armi da fuoco, comunque dovevo conoscere, capire per poter trasporre l'argomento in esame, dando corpo a un testo verosimile. Da quando ho intrapreso questa strada, verso l'ignoto e l'impalpabile mondo dell'ultraterreno, ho seguito la stessa metologia, anche se i risultati sono stati molto spesso alterni. Il rigore quasi scientifico dei miei riscontri, mal si sposa con ciò che non si può dimostrare con le solite metologie. Di certo risulta più complesso, ma in fondo, il compito di chi scrive è quello di avvicinarsi alla realtà, per poi, con la fantasia, trasfigurarla. Qui invece, siamo già di fronte a qualcosa che di concreto ha molto poco...
martedì 16 gennaio 2018
Blade Runner 2049 - Difficile ripetere il prodigio...
Quando si tenta di sviluppare il sequel di un capolavoro della cinematografia, si rischia di produrre un risultato che non convince mai fino in fondo. Da appassionato del lavoro originale di Ridley Scott, ho nutrito parecchie riserve verso questa pellicola, condotta con corraggio da Denis Villeneuve.
Che dire, se da un lato il regista è riuscito visivamente a ricreare la distopia del precedente film, in maniera impeccabile, sul fronte della musica e della recitazione non sono riuscito ad ottenere le stesse 'vibrazioni'. I personaggi si muovono sempre senza quella decadenza, quell'epicità triste e contrita di chi sa che ormai non ha più nulla da perdere e anche se si sforzano di rappresentare l'assenza di speranze ed emozioni, alla fine non ne vieni rapito.
Forse abbiamo perso per l'ennesima volta il miraggio di eguagliare il passato, anche se la trama e alcuni aspetti li ritengo sicuramente all'altezza del precedente capitolo. Insomma, dopo quasi tre ore di visione non ho colto la magia, anche se probabilmente riguarderò questo film, nella speranza di convincermi del contrario.
Che dire, se da un lato il regista è riuscito visivamente a ricreare la distopia del precedente film, in maniera impeccabile, sul fronte della musica e della recitazione non sono riuscito ad ottenere le stesse 'vibrazioni'. I personaggi si muovono sempre senza quella decadenza, quell'epicità triste e contrita di chi sa che ormai non ha più nulla da perdere e anche se si sforzano di rappresentare l'assenza di speranze ed emozioni, alla fine non ne vieni rapito.
Forse abbiamo perso per l'ennesima volta il miraggio di eguagliare il passato, anche se la trama e alcuni aspetti li ritengo sicuramente all'altezza del precedente capitolo. Insomma, dopo quasi tre ore di visione non ho colto la magia, anche se probabilmente riguarderò questo film, nella speranza di convincermi del contrario.
lunedì 15 gennaio 2018
Valerian e la città dei mille pianeti - Fosse uscito trent'anni fa...
Nel grigiore di una domenica pomeriggio invernale, ho avuto modo di vedere l'ultimo lavoro del regista Luc Besson: Valerian e la città dei mille pianeti.
Basato sul fumetto francese Valerian (Valérian et Laureline), una pietra miliare di genere, è il tentativo di rendere sul grande schermo un capolavoro degli anni sessanta, che ha rivoluzionato il modo di vedere la fantascienza in quegli anni.
Il tentativo del regista è quello di far immergere lo spettatore in un universo colorato, complesso, in un tripudio di razze e di civiltà, in una realtà multidimensionale barocca, dove i protagonisti si muovono frenetici, senza però lasciare il tempo di comprenderne appieno la bellezza.
Tutto risulta troppo veloce e lineare da riuscire ad appassionarsi ai suoi protagonisti e salvo alcune eccezioni estemporanee, la trama e il finale ti lasciano un po' di amaro in bocca. E' tutto troppo prevedibile e semplicistico per riuscire ad essere appagati dal risultato finale. Il film fosse uscito subito dopo Quinto elemento, come era nelle intenzioni iniziali del regista, forse si sarebbe ottenuto un risultato più in linea con le aspettative. Ora ci si ritrova con un sogno a metà, in cui la sola bellezza degli scenari non basta più per appagare lo spettatore.
Basato sul fumetto francese Valerian (Valérian et Laureline), una pietra miliare di genere, è il tentativo di rendere sul grande schermo un capolavoro degli anni sessanta, che ha rivoluzionato il modo di vedere la fantascienza in quegli anni.
Il tentativo del regista è quello di far immergere lo spettatore in un universo colorato, complesso, in un tripudio di razze e di civiltà, in una realtà multidimensionale barocca, dove i protagonisti si muovono frenetici, senza però lasciare il tempo di comprenderne appieno la bellezza.
Tutto risulta troppo veloce e lineare da riuscire ad appassionarsi ai suoi protagonisti e salvo alcune eccezioni estemporanee, la trama e il finale ti lasciano un po' di amaro in bocca. E' tutto troppo prevedibile e semplicistico per riuscire ad essere appagati dal risultato finale. Il film fosse uscito subito dopo Quinto elemento, come era nelle intenzioni iniziali del regista, forse si sarebbe ottenuto un risultato più in linea con le aspettative. Ora ci si ritrova con un sogno a metà, in cui la sola bellezza degli scenari non basta più per appagare lo spettatore.
domenica 14 gennaio 2018
Un counter per il mio regno...
A dispetto della stanchezza e dei mille impegni, riuscire a dedicare un po' di tempo al Pauper risulta persino rilassante, anche quando si giocano mazzi complessi.
Alla fine, tornare alla mia combinazione di colori preferita, il Blu ed il Nero, mi da sempre una certa sicurezza. E' come tornare a casa, tra le braccia accoglienti di una mamma premurosa.
E anche questa volta, con l'ennesima versione, ottimizzata tra mille difficoltà, porto a casa l'unica vittoria della giornata, contro un figlio sempre più agguerrito ed esperto.
Non c'è nulla da fare, uno può provare e riprovare, ma se alla fine un mazzo nelle tue mani funziona, quello devi giocare.
Anche se il meta non è proprio a tuo favore, anche se rischi sempre ad ogni giocata di non farcela, alla fine se ci credi i risultati arrivano.
Chissà se sarà un futuro così, per ora mi godo le mie piccole soddisfazioni, prima che la notte si porti via questo week end e i suoi fugaci passatempi.
Alla fine, tornare alla mia combinazione di colori preferita, il Blu ed il Nero, mi da sempre una certa sicurezza. E' come tornare a casa, tra le braccia accoglienti di una mamma premurosa.
E anche questa volta, con l'ennesima versione, ottimizzata tra mille difficoltà, porto a casa l'unica vittoria della giornata, contro un figlio sempre più agguerrito ed esperto.
Non c'è nulla da fare, uno può provare e riprovare, ma se alla fine un mazzo nelle tue mani funziona, quello devi giocare.
Anche se il meta non è proprio a tuo favore, anche se rischi sempre ad ogni giocata di non farcela, alla fine se ci credi i risultati arrivano.
Chissà se sarà un futuro così, per ora mi godo le mie piccole soddisfazioni, prima che la notte si porti via questo week end e i suoi fugaci passatempi.
sabato 13 gennaio 2018
Tra banditi ed elementari del fuoco...
Riprendiamo la nostra campagna di ruolo, cercando, tra i morti annegati, in cerca della Corazza di Borim e dell'Artefice del Fuoco.
Fortunatamente il mago è esanime, affogato insieme a tutti gli altri nemici che avremmo dovuto affrontare nella fortezza, ma dentro di lui si annida ancora potente la magia.
Cercando di scoprire qualcosa di più liberiamo dal suo petto un elementare del fuoco, intrappolato nel corpo del mago, probabilmente per attingere al suo potere.
Dovremo usare tutte ne nostre abilità oratorie per riuscire a placare la sua ira, e convincerlo delle nostre buone intenzioni. Un po' di fortuna, di charme e una buona dose di legna da ardere, prodotta dall'instancabile druido, siamo riusciti a non farci arrostire, salvando infine l'elementare e portandolo, non senza difficoltà, nella sua dimora, all'interno di un vulcano.
A questi grattacapi si sono aggiunti una ciurma di ladroni, liberati da una cassa magica. Dovranno incamminarsi verso casa senza il nostro aiuto, ma almeno ci saranno riconoscenti per averli liberati. Tante peripezie e un'altra impresa risolta, ma restano ancora altri due artefatti da recuperare e ancora mille insidie da sconfiggere...
Fortunatamente il mago è esanime, affogato insieme a tutti gli altri nemici che avremmo dovuto affrontare nella fortezza, ma dentro di lui si annida ancora potente la magia.
Cercando di scoprire qualcosa di più liberiamo dal suo petto un elementare del fuoco, intrappolato nel corpo del mago, probabilmente per attingere al suo potere.
Dovremo usare tutte ne nostre abilità oratorie per riuscire a placare la sua ira, e convincerlo delle nostre buone intenzioni. Un po' di fortuna, di charme e una buona dose di legna da ardere, prodotta dall'instancabile druido, siamo riusciti a non farci arrostire, salvando infine l'elementare e portandolo, non senza difficoltà, nella sua dimora, all'interno di un vulcano.
A questi grattacapi si sono aggiunti una ciurma di ladroni, liberati da una cassa magica. Dovranno incamminarsi verso casa senza il nostro aiuto, ma almeno ci saranno riconoscenti per averli liberati. Tante peripezie e un'altra impresa risolta, ma restano ancora altri due artefatti da recuperare e ancora mille insidie da sconfiggere...
giovedì 11 gennaio 2018
La calza è piena di giochi - Quinta Parte
La Befana è stata prodiga di giochi interessanti e uno dei tanti giochi provati è stato questo Games of Trains.
Si tratta di un gioco basato sulle carte che richiama le dinamiche della Torre di Hanoi. Si deve riposizionare dal numero più piccolo al più grande, sette 'vagoni' rappresentati da altrettante carte, che inizialmente sono disposte in senso contrario.
Per riposizionare tutto correttamente ci sono due possibili azioni, prendere una carta dal mazzo e sostituirla con una presente, o sfruttare le azioni presenti sulle carte scartate dagli altri giocatori.
Forse il gioco risente un po' troppo della fortuna e non ha molte possibilità di interazione con gli avversari, però risulta un gioco piacevole, compatto e facile da comprendere e giocare, sicuramente adatto ai più piccini o a chi si voglia divertire con i treni...
Si tratta di un gioco basato sulle carte che richiama le dinamiche della Torre di Hanoi. Si deve riposizionare dal numero più piccolo al più grande, sette 'vagoni' rappresentati da altrettante carte, che inizialmente sono disposte in senso contrario.
Per riposizionare tutto correttamente ci sono due possibili azioni, prendere una carta dal mazzo e sostituirla con una presente, o sfruttare le azioni presenti sulle carte scartate dagli altri giocatori.
Forse il gioco risente un po' troppo della fortuna e non ha molte possibilità di interazione con gli avversari, però risulta un gioco piacevole, compatto e facile da comprendere e giocare, sicuramente adatto ai più piccini o a chi si voglia divertire con i treni...
La calza è piena di giochi - Sesta e Ultima Parte
Termino questa lunga maratona ludica dell'Epifania, con quest'ultima chicca, godibile e colorata: Jungle Brunch.
Si tratta di un gioco di carte basato sull'interazione tra gli animali e il cibo che possono mangiare.
Esistono erbivori più o meno grandi, veloci facoceri, tigri, serpenti e pipistrelli, pronti ad ostacolarli e altre divertenti combinazioni, volte a dinamicizzare le tattiche tra i vari turni di gioco. Regole semplici, grafiche accattivanti e una rigiocabilità garantita per grandi e piccini, anche grazie alle molte combinazioni possibili. Sicuramente un gioco adatto a tutti, compatto e fantasioso, il che non guasta.
Si tratta di un gioco di carte basato sull'interazione tra gli animali e il cibo che possono mangiare.
Esistono erbivori più o meno grandi, veloci facoceri, tigri, serpenti e pipistrelli, pronti ad ostacolarli e altre divertenti combinazioni, volte a dinamicizzare le tattiche tra i vari turni di gioco. Regole semplici, grafiche accattivanti e una rigiocabilità garantita per grandi e piccini, anche grazie alle molte combinazioni possibili. Sicuramente un gioco adatto a tutti, compatto e fantasioso, il che non guasta.
mercoledì 10 gennaio 2018
La calza è piena di giochi - Quarta Parte
Prosegue la scorpacciata di titoli all'Epifania, con questo gioco di riflessi molto particolare: Cookie Box.
L'abilità dei giocatori è quella di riprodurre la posizione di nove dolci, presenti su una tessera, con altrettanti dischetti, disegnati sulle due facce.
Sulla carta sembra facile, ma ci si accorge subito che non è affatto così. I dolci sono raffigurati solo tre volte sulle singole facce e quando ci si avvicina a ricomporre la combinazione, non si trova mai l'immagine mancante.
Un rompicapo tutt'altro che semplice che richiederà tutti i vostri riflessi per essere risolto prima degli avversari. Insomma un altro gioco immediato, divertente e assolutamente da provare...
L'abilità dei giocatori è quella di riprodurre la posizione di nove dolci, presenti su una tessera, con altrettanti dischetti, disegnati sulle due facce.
Sulla carta sembra facile, ma ci si accorge subito che non è affatto così. I dolci sono raffigurati solo tre volte sulle singole facce e quando ci si avvicina a ricomporre la combinazione, non si trova mai l'immagine mancante.
Un rompicapo tutt'altro che semplice che richiederà tutti i vostri riflessi per essere risolto prima degli avversari. Insomma un altro gioco immediato, divertente e assolutamente da provare...
martedì 9 gennaio 2018
La calza è piena di giochi - Terza Parte
Il nostro Master sforna un gioco dietro l'altro, e ci ha dato modo di provare un filler veramente divertente: Shrimp
Si tratta di un gioco di riflessi, basato sull'indovinare almeno una delle possibili combinazioni, tra tre carte poste sul tavolo dai giocatori. Se poi qualcuno riesce ad azzeccare due combinazioni, può rubare sette carte agli avversari, se ne trova tre, vince la partita, ma se sbaglia, ahi ahi, cede carte agli altri giocatori e se lo fa due volte, esce dalla manche.
Insomma, poche regole semplici, dove il più rapido a schiacciare il curioso clacson a forma di limone, ha la meglio sugli avversari e il divertimento è assicurato. Attenzione solo alle mani, perché voleranno sicuramente diverse manate sul tavolo...
Si tratta di un gioco di riflessi, basato sull'indovinare almeno una delle possibili combinazioni, tra tre carte poste sul tavolo dai giocatori. Se poi qualcuno riesce ad azzeccare due combinazioni, può rubare sette carte agli avversari, se ne trova tre, vince la partita, ma se sbaglia, ahi ahi, cede carte agli altri giocatori e se lo fa due volte, esce dalla manche.
Insomma, poche regole semplici, dove il più rapido a schiacciare il curioso clacson a forma di limone, ha la meglio sugli avversari e il divertimento è assicurato. Attenzione solo alle mani, perché voleranno sicuramente diverse manate sul tavolo...
lunedì 8 gennaio 2018
La calza è piena di giochi - Seconda Parte
Continua la carrellata dei giochi provati in questa lunga sessione dell'Epifania, con un gioco che arriva direttamente dagli anni '80: Il gioco della pace.
Anche se il nome potrebbe ingannare, si tratta di uno strategico non cooperativo, dove i giocatori devono risolvere i conflitti che si creano in giro per il mondo, smilitarizzando le varie zone del pianeta, su un tabellone che ricorda il più blasonato Risiko, anche se segue una filosofia opposta di gioco e di obiettivi.
Curioso anche il meccanismo di pesca, pilotato dai risultati dei dadi, dispari, pari e doppio risultato, rispetto alla semplice sommatoria. Insomma un gioco vecchio nei materiali e forse da aggiornare in qualche dettaglio stilistico, ma che risulta ancora oggi attuale e divertente. Sarebbe bello che qualcuno riprendesse questo gioco e lo ripubblicasse, farebbe sicuramente un buon successo di pubblico.
Anche se il nome potrebbe ingannare, si tratta di uno strategico non cooperativo, dove i giocatori devono risolvere i conflitti che si creano in giro per il mondo, smilitarizzando le varie zone del pianeta, su un tabellone che ricorda il più blasonato Risiko, anche se segue una filosofia opposta di gioco e di obiettivi.
Curioso anche il meccanismo di pesca, pilotato dai risultati dei dadi, dispari, pari e doppio risultato, rispetto alla semplice sommatoria. Insomma un gioco vecchio nei materiali e forse da aggiornare in qualche dettaglio stilistico, ma che risulta ancora oggi attuale e divertente. Sarebbe bello che qualcuno riprendesse questo gioco e lo ripubblicasse, farebbe sicuramente un buon successo di pubblico.
domenica 7 gennaio 2018
La calza è piena di giochi - Prima Parte
La Befena quest'anno, grazie alla vasta collezione del nostro Master, ci ha fornito la possibilità di provare diversi giochi, tutti molto divertenti.
Iniziamo con il parlarvi di Buffalo, un astratto curioso, dove due giocatori si sfidano cercando di salvare, o di catturare i bufali della prateria.
Si presenta come uno strategico semplice, dove i movimenti dei bufali e dell'indiano, affiancato da quattro cani, però fanno la differenza, fornendo ampio spazio all'astuzia e alla rigiocabilità. Un titolo datato, forse ora verrebbe prodotto in una versione tascabile, ma se lo trovate, provatelo, vi stupirà.
Iniziamo con il parlarvi di Buffalo, un astratto curioso, dove due giocatori si sfidano cercando di salvare, o di catturare i bufali della prateria.
Si presenta come uno strategico semplice, dove i movimenti dei bufali e dell'indiano, affiancato da quattro cani, però fanno la differenza, fornendo ampio spazio all'astuzia e alla rigiocabilità. Un titolo datato, forse ora verrebbe prodotto in una versione tascabile, ma se lo trovate, provatelo, vi stupirà.
giovedì 4 gennaio 2018
Numero 81 - Gli ultimi paragrafi...
In questi giorni di relativa calma lavorativa ho potuto, con la mente un po' più fresca, terminare la raccolta delle informazioni e degli spunti necessari, utile per la successiva stesura del manoscritto.
Non manca molto al termine, credo che con la primavera potrò concludere questa fase, per passare, magari con l'aiuto di qualcuno, alla prima fase di correzione.
Cosa farme di questo lavoro mi è ancora oscuro, il taglio potrebbe adattarsi anche a successive pubblicazioni e, visto il genere, trovare più sbocchi del previsto. E' ancora presto per preoccuparsene, anche perché devo ancora fare un paio di sopralluoghi, attività non sempre facile da conciliare con i miei ritmi frenetici. Non credo sia comunque un problema, non mi corre dietro nessuno per queste cose...
Non manca molto al termine, credo che con la primavera potrò concludere questa fase, per passare, magari con l'aiuto di qualcuno, alla prima fase di correzione.
Cosa farme di questo lavoro mi è ancora oscuro, il taglio potrebbe adattarsi anche a successive pubblicazioni e, visto il genere, trovare più sbocchi del previsto. E' ancora presto per preoccuparsene, anche perché devo ancora fare un paio di sopralluoghi, attività non sempre facile da conciliare con i miei ritmi frenetici. Non credo sia comunque un problema, non mi corre dietro nessuno per queste cose...
mercoledì 3 gennaio 2018
Le strane risposte di Amazon...
Sono ormai passati due anni da quando ho provato a sperimentare la piattaforma Amazon, per veicolare due delle mie opere, rispettivamente un romanzo e una raccolta di racconti.
Non sono certo un assiduo frequentatore del web e non ho fatto alcuna promozione, né intasato le bacheche degli amici sui social network, quindi non mi aspettavo dei grandi risultati, però devo dire che mi ha lasciato un po' stupito in generale approccio all'ebook da parte del pubblico di questo market place.
Innanzitutto i racconti non li ha considerati nessuno, mentre per il romanzo qualche acquisto c'è stato, di certo nulla di esclatante, ma almeno qualche riscontro in più l'ho avuto. Nulla di paragonabile alle vendite in cartaceo, né tanto meno agli apprezzamenti ricevuti, spesso negativi, con motivazioni a volte poco chiare o sibilline (sono incappato in un paio di tentativi di scambio recensioni, che ho puntualmente rifiutato). Insomma un'esperienza deludente, molto lontana dai primi anni di self-publishing con Lulu. Che dire, credo ormai sia tempo di lasciare certi lidi e rivolgermi altrove, magari con qualcuno che si occupi seriamente di veicolare opere in cui crede...
Non sono certo un assiduo frequentatore del web e non ho fatto alcuna promozione, né intasato le bacheche degli amici sui social network, quindi non mi aspettavo dei grandi risultati, però devo dire che mi ha lasciato un po' stupito in generale approccio all'ebook da parte del pubblico di questo market place.
Innanzitutto i racconti non li ha considerati nessuno, mentre per il romanzo qualche acquisto c'è stato, di certo nulla di esclatante, ma almeno qualche riscontro in più l'ho avuto. Nulla di paragonabile alle vendite in cartaceo, né tanto meno agli apprezzamenti ricevuti, spesso negativi, con motivazioni a volte poco chiare o sibilline (sono incappato in un paio di tentativi di scambio recensioni, che ho puntualmente rifiutato). Insomma un'esperienza deludente, molto lontana dai primi anni di self-publishing con Lulu. Che dire, credo ormai sia tempo di lasciare certi lidi e rivolgermi altrove, magari con qualcuno che si occupi seriamente di veicolare opere in cui crede...
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