Quando si tenta di sviluppare il sequel di un capolavoro della cinematografia, si rischia di produrre un risultato che non convince mai fino in fondo. Da appassionato del lavoro originale di Ridley Scott, ho nutrito parecchie riserve verso questa pellicola, condotta con corraggio da Denis Villeneuve.
Che dire, se da un lato il regista è riuscito visivamente a ricreare la distopia del precedente film, in maniera impeccabile, sul fronte della musica e della recitazione non sono riuscito ad ottenere le stesse 'vibrazioni'. I personaggi si muovono sempre senza quella decadenza, quell'epicità triste e contrita di chi sa che ormai non ha più nulla da perdere e anche se si sforzano di rappresentare l'assenza di speranze ed emozioni, alla fine non ne vieni rapito.
Forse abbiamo perso per l'ennesima volta il miraggio di eguagliare il passato, anche se la trama e alcuni aspetti li ritengo sicuramente all'altezza del precedente capitolo. Insomma, dopo quasi tre ore di visione non ho colto la magia, anche se probabilmente riguarderò questo film, nella speranza di convincermi del contrario.
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