martedì 7 febbraio 2012

E' così difficile rispondere?

Lo so, sto per sfondare una porta aperta, o meglio un arco di trionfo, ma questo comportamento, tutto italico, di non rispondere alle comunicazioni, alle email nemmeno quando si è concordato in precedenza una qualche forma di contatto, è veramente fastidioso.
Immagino tutte quelle case editrici intente a ricevere, centinaia, ma che dico, migliaia di email di aspiranti scrittori o game designer, che invadono le loro cassette delle lettere e le loro caselle di posta di 'inutili' offerte di materiale da visionare. Immagino anche quanti prodotti orripilanti gli capiteranno tra le mani, tanti da nauserarli fino al punto di non riuscire nemmeno a comporre una semplice frase: Non siamo interessati.
Il problema però sorge anche con chi, a prima vista sembra attento al tuo lavoro, lo loda, vuole approfondirne la conoscenza, richiedendo incipit, copie, manoscritti, e riesce persino a formulare apprezzamenti, che però, in modo del tutto oscuro e misterioso, cadono nel silenzio più assoluto. Non ho mai preteso di piacere a nessun editor, né ho la presunzione che i miei elaborati siano scevri da errori, miglioramenti o rivisitazioni, ma non mi sembra di chiedere una cosa tanto ignobile. Chiedo educazione, educazione e rispetto. La buona creanza di ricevere risposte, anche se negative, e il rispetto per l'impegno e il tempo dedicato a confezionare e soddisfare richieste che poi finiscono nel dimenticatoio di chissà quale cassetto...

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