Fuori nevica, come se non ci fosse altro al mondo, mentre nel mio solito girovagare da pendolare stanco, mi ritrovo a scrivere, senza sosta, nuove parole, nuove pagine per questo manoscritto.
Il bagliore accecante del bianco manto un po' mi distrae e il buio della notte fatica a farsi largo con tutta quella luce, però non ci faccio caso più di tanto. I miei personaggi prendono corpo, tutto il lavoro preparatorio, lentamente viene sfruttato, convogliato nelle righe, che sempre più rapidamente si inanellano, una dopo l'altra, in una nenia di lettere e spazi, incessante come i fiocchi che invadono strade e campi abbandonati. Non so se arriverò a destinazione, ma in questo stato sospeso, di grazia apparente, potrei continuare così, almeno fino al prossimo capitolo...
Nessun commento:
Posta un commento