Ho avuto modo di leggere questo studio, condotto dalla VOX, osservatorio italiano sui diritti, che analizza, sfruttando Twitter e gli hashtag riferiti a parole specifiche, in particolare quelle che evidenziano razzismo, misoginia, antisemitismo, disabilità e omofobia.
Nascosti apparentemente dietro profili anonimi si manifestano tutta una serie di comportamenti e pensieri a dir poco agghiaccianti, delineando una cartina tornasole sull'odio, sul discrimine che serpeggia e troppo spesso viene sottovalutato. Uno dei tanti segnali di come in questo tempo la violenza, verbale e non si fomenta e si alimenta sempre più, mentre nell'indifferenza tutto viene sottovalutato e dimenticato, per poi sfociare nelle brutalità domestiche, nell'inciviltà, nella violenza. Nel nostro piccolo svilire questi comportamenti è il primo atto verso noi stessi e verso una società che deve essere migliorata per il bene di ognuno.
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