Lo ammetto, spesso mi faccio incastrare in situazioni che definire complicate è un eufemismo. Nei prossimi giorni, in un evento volto a coinvolgere alcune scuole su temi storici, dovrei intervenire con un tema legato alla mia passione per la scrittura.
Non sarà carto una passeggiata rivolgermi a un pubblico che nella migliore delle ipotesi sarà annoiato e distante, magari con la testa immersa nel proprio smartphone e per nulla avvinto all'idea di stare ad ascoltare. Però penso che giocherò una carta jolly, che finora ha sempre funzionato con i teen ager e che mi ha tirato fuori dagli impicci anche in passato: la creatività. Far capire loro che anche argomenti barbosi possono essere la chiave per creare qualcosa di nuovo, di loro proprietà, spero sia la chiave per non farli sbadigliare e sopratutto per dimostrare quanto sia bello scrivere, immaginare, sognare una storia e narrarla al prossimo.
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