Ormai il week end, nonostante i mille impegni, è diventato un appuntamento fisso con mio figlio per giocare a carte e ritornare bambino, recuperare il tempo passato, tra mille difficoltà e stenti.
Ora, senza troppa vergogna, mi ritrovo a giocare, a cuor leggero, gigante tra i coetanei del mio amato discendente, tentando la sorte, ridendo tra mille congetture e strategie, fregandomene del tempo che ci divide.
Forse in realtà ho scoperto che in fondo si può beffare il destino avverso se si resta bambini dentro, a dispetto del tempo che scorre e delle responsabilità. E anche se così non fosse, poco importa, coltivare una pausa, un momento sereno, credo non abbia prezzo comunque...
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