mercoledì 30 novembre 2011

Il peso del Metallo - Frasi ad effetto...

Ieri, durante il confronto con una nuova correttrice di bozze, ci siamo soffermati ad analizzare una frase, che almeno secondo il suo giudizio fosse molto diversa dal mio solito stile narrativo:.
Qui di seguito il pezzo in questione:

"Rapidamente rientrò in casa con l'oggetto tanto agognato per ritrovarsi faccia a faccia con sua nonna, coinquilina tuttofare, salvezza del suo focolare.
Curiosamente abbigliata come se il tempo si fosse fermato, la sua bassa statura, accentuata dagli anni e dalla fatica, mal celava la grinta di chi ha sudato per ottenere qualsiasi cosa.
I suoi piccoli occhi scuri, incavati tra le rughe profonde, contenevano a stento la compassione per quel nipote ormai solo al mondo, che accudiva da sola, e che a sua volta aiutava a vivere il resto della sua lunga esistenza.
In uno strano rapporto di amore e sopportazione, per le intemperanze del nipote, gioiva per le sue conquiste e sbuffava per la vita sregolata e piena di cose per lei lontanissime."

Sinceramente non so cosa mi abbia spinto in questo punto a scrivere in questo modo, forse un po' troppo aulico, ma d'effetto, almeno a detta dell'interlocutore. Forse sono i ricordi del mio passato che riaffiorano, o forse ero ispirato, concentrato, stralunato, non lo so. Spero solo di riuscire a comunicare quel che sento, in quest'opera, in quelle future e passate, con la stessa intensità.

P.S.: Il testo non è ancora quello definitivo, ma gli errori li ho lasciati giusto per dare un quadro d'insieme alla mia follia di scrivano viaggiante, e poi perché l'elenco dei refusi è ancora in mano al correttore di bozze :)

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