lunedì 20 gennaio 2014

Chi me lo fa fare?

In questi ultimi giorni sono apparsi sui vari social network articoli e opinioni che a vario titolo recitavano più o meno così: è inutile scrivere.
Non ne vale la pena, non si sbarca il lunario, non si raggiungono le librerie, i lettori in Italia son sempre meno, ecc... ecc... ecc...
Insomma, un coro di disappunto e cruda realtà che certo non allieta chi, come me, cerca per diletto e passione, di scrivere e pubblicare qualcosa, con la speranza almeno di venir letto da qualcuno.
Non che abbia gli occhi foderati di prosciutto e non mi renda conto del clima, della bulimia nella produzione di best sellers a tutti i costi e dei malesseri che versa la letteratura di genere e non, però uno cosa dovrebbe fare? Dedicarsi ad altro? Scrivere e pubblicare a titolo gratuito? Rinunciare? Forse, forse sarai uno scribacchino in meno, e se come me le migliaia di esordienti che affollano i P.O.D. e i progetti editoriali più disparati la smettessero di riempire pagine e pagine di carta e di bit, magari staremmo tutti meglio, no? Forse, o forse no. Perchè magari tra tutti noi ci sono talenti, aspirazioni, sogni. E nemmeno tutto questo sfacelo può impedir loro di fiorire. P.S.: A meno di richieste pressanti di qualche lettore inorridito, credo che non smetterò di scrivere, ne ora ne mai...

2 commenti:

  1. E fai bene, perché scrivere, prima che una passione, è una necessità, un bisogno interiore che va ben oltre l'eventuale successo che uno può ottenere. :)

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    1. Già, però questo bisogno sta diventando un tormento, se poi lo devi trasformare in qualcosa di più di uno sfogo. ^_~

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