Quando uno si sofferma sul passato e ripensa a quanta fatica si debba spendere per ottenere dei risultati miseri, se non addirittura dei fallimenti, ci si chiede il perché di tutto questo viaggio tortuoso.
Sia esso legato al cammino amoroso, o alla propria affermazione personale, nella carriera piuttosto che nelle aspirazioni artistiche, personalmente ho sempre trovato difficoltà insormontabili e senza apparenti spiegazioni.
Il diniego, o peggio, la mancanza totale di risposte non sono mai bene accette da nessuno, figurarsi da chi si scervella e si prodiga per dare il massimo di sé in ogni frangente.
A volte bisognerebbe spegnere le meningi e limitarsi ai piccoli obbiettivi che per molti, purtroppo, sono più che sufficienti per trascinarsi in questa vita.
"In quale locale devo andare questa sera?"
"Che vestito metto oggi?"
Forse hanno ragione loro, oppure sono io quello che non ha capito niente della vita, che in fondo è stupido lottare per qualcosa di irraggiungibile, ma l'indole è difficile da dominare.
Se non sono in salita non mi sento vivo, e anche se sicuramente in futuro riceverò altri dinieghi, altre mancate risposte, continuerò a lottare perché è così che mi sento appagato, in una vita da guerriero che nonostante le cicatrici e le ferite mai rimarginate, va avanti e lotta per sentirsi vivo.
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