Ho terminato proprio oggi di leggere questo libro, piuttosto atipico, dove si confondono i generi più disparati.
Potrei definirlo un titolo fantascientifico, visti i continui rimandi a una dimensione parallela, appesa tra il linguaggio e la conoscenza, dove la protagonista, Ariel Manto, vaga prima per curiosità, poi nel tentativo di cambiare le sorti del mondo, ma sarebbe riduttivo.
Scienza e umanistica si fondono e si intrecciano in un gomitolo intricato e intrigante, che consiglio, con le dovute cautele.
Non è una lettura adatta a continue interruzioni, come nel mio caso, di lettore 'pendolare', converrà gustarlo all'ombra di un ombrellone o sotto un plaid, lontano dalla frenesia e dalle scocciature. Ma ne vale sicuramente la pena...
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