E' fenomeno diffuso ormai quello di considerare i 'generatori' di
contenuti alla stregua di veri e propri clienti, più di quanto
possano essere i veri fruitori di un prodotto di arte o di ingegno
nel senso stretto. Sia che si parli di Editoria a Pagamento, sia di
Galleristi che affinano spazi, o altre tipologie di service mirati
all'autorialità a tutto tondo, senza minimamente tenere in conto
qual'è il vero scopo nella realizzazione di un'opera: parlare a un
pubblico, il più vasto possibile.
Non interessa più diffondere, o condividere l'opera, basta
incassare là dove si è certi del contatto, direttamente
dall'autore. Tanto ce ne sono così tanti in giro, che ambiscono ad
esserlo, quindi non è importante attivarsi o offrirgli servizi volti
al loro messaggio. Questo meccanismo ormai ha inquinato tutto
l'ambito creativo, portando poi a conseguenze che ben si possono
intravedere. Non so se questo approccio cambierà, chissà, magari
con una 'rivolta artistica' che impedisca queste forme di
sciacallaggio...
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