Senza nemmeno rendermene troppo conto, sto indirizzando molte
delle mie letture e dei miei conseguenti acquisti, verso autori che
in qualche modo manifestano una chiara appartenenza al territorio
piemontese. Non so se sia una semplice casualità o la ricerca
inconscia di qualcosa di affine al proprie corte, sta di fatto che
nella coda di lettura ho già tre libri nostrani, dopo averne
comunque letto un paio nelle medesime situazioni.
Mi starò provincializzando? Spero di no, ma anche fosse, finché
mi faccio avvinghiare dalle loro trame non ci vedo proprio nulla di
male.
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