A volte uno si chiede come proseguire in una trama, quali aneddoti
inserire, cosa descrivere in un determinato brano. Lo chiamano il
'blocco dello scrittore'. Non sapere, non avere la più pallida idea
di come riempire le pagine. Solitamente questo pensiero, si
trasformano in pagine prolisse, vuote, prive di emozione, buttate lì
solo per far numero, spessore.
Eppure basterebbe così poco: guardarsi intorno, sentire o leggere
qualche notizia, insomma, farsi ispirare dal quotidiano.
Poniamo esempio di un lunedì come tanti, in cui tutto, ma proprio
tutto non va come deve, in poche parole una giornata no, nata male e
destinata a finire pure peggio.
Traslare gli inghippi nel narrato diviene quasi una terapia anti
sfiga, che ti libera, ti fa riflettere, ti scarica da tutta quella
negatività che spesso, inconsapevolmente coltiviamo con pensieri
sbagliati.
Se poi la giornata no, la fai vivere al più schizofrenico dei
tuoi personaggi, il divertimento è assicurato. Il tuo, naturalmente,
non certo di chi gli deve stare intorno è_é
Nessun commento:
Posta un commento